L’etichetta è la carta d’identità dei cibi ed è il più grande strumento di difesa dei consumatori.Il primo dato da guardare? La provenienza, ossia chi fa e dove si produce il prodotto.La seconda? La quantità, per mettere nel piatto la quantità giusta.Poi va controllata la tabella dei valori nutrizionali dando molta importanza al dato delle calorie, perchè è ormai appurato che diminuirne la quantità è un’ottima pratica anti-cancro. Guardiamo poi la quantità di grassi, tenendo a mente che quelli saturi fanno male e sono da preferire i grassi vegetali. Attenzione anche alla quantità di zuccheri, che sappiamo aumentare il rischio di cancro al seno. Ma fa male anche il sale e va ricordato che l’OMS consiglia di non assumerne più di 5 grammi al giorno.Se si è allergici è fondamentale controllare anche la voce degli allergeni che possono essere presenti.Se dobbiamo controllare l’etichetta di pane e pasta integrali, assicuratevi che siano veramente integrali e non farine raffinate con aggiunte di crusca, e per i cereali, preferiamo quelli a chicco intero e integrali, ricordando che le farine con più fibre sono quelle di tipo 1 e 2.Gli alimenti dietetici? Non sono di default sinonimo di salutare, ed è meglio mangiare meno e cibo più buono.Infine, preoccupiamoci anche dello smaltimento rispettando le modalità indicate, perché anche l’ambiente è prezioso per la nostra salute!Volete altri consigli? Recatevi nelle piazze delle vostra città il 28 gennaio per partecipare alla campagna di raccolta fondi Le Arance della Salute promossa da AIRC.
AIRC consiglia: come leggere le etichette alimentari
