I superfood sono quegli alimenti così ricchi di sostanze nutritive da rappresentare dei veri e propri toccasana per l’organismo, anche in piccole quantità. Molti sono ormai conosciutissimi, presenti su tutte le nostre tavole. Altri, invece, emergono in questo periodo per la prima volta. È il caso dello yuzu, un frutto proveniente dal Giappone che sta letteralmente spopolando anche nel nostro Paese. Vediamo cos’è e quali sono i suoi benefici.
Che cos’è lo yuzu
Alla lista dei tanti superfood che ormai conosciamo molto bene, si aggiunge ora lo yuzu. Questo agrume è coltivato prevalentemente nell’Asia orientale ed è molto famoso in Giappone, dove viene impiegato in tantissime ricette. Si tratta di un incrocio tra il mandarino selvatico cinese e il limone Papeda Ichang, varietà tipica della Cina. Per quanto riguarda il suo aspetto, ha le dimensioni che vanno da quelle di un grosso mandarino a quelle di un piccolo pompelmo. La sua buccia ruvida e irregolare è gialla o verdastra, facendolo somigliare al lime.
Al suo interno, lo yuzu presenta 10 cavità con grossi semi che ne occupano quasi prevalentemente lo spazio. Come frutto è in effetti poco succoso, tuttavia, possiede un odore e un sapore inconfondibili. Per questo viene utilizzato nella preparazione di dolci e merendine, così come nell’aromatizzazione delle ricette salate. Trovarlo in Italia è ancora piuttosto difficile (qui non viene coltivato, perché si teme possa portare malattie in grado di contagiare i nostri agrumi). Ma è un agrume davvero ricco di proprietà interessanti.
Yuzu, i benefici di questo superfood
Lo yuzu contiene importanti quantità di vitamina C, che aiuta a rafforzare le difese immunitarie e previene i malanni di stagione. Inoltre è un’ottima fonte di antiossidanti, tra cui i polifenoli: queste sostanze combattono i radicali liberi, proteggendo la vista e la pelle. Senza contare la loro azione antinfiammatoria, utile per ridurre il rischio di sviluppare numerose patologie. Tra i sali minerali troviamo soprattutto calcio, ferro, fosforo, magnesio e potassio – quest’ultimo molto importante per la salute cardiovascolare.
Le fibre presenti in questo frutto migliorano la digestione e il transito intestinale, giovando in particolar modo alla flora batterica. Sono infine note le sue funzioni antimicrobiche: secondo alcuni studi, i suoi semi sono molto utili per contrastare la Salmonella, l’Escherichia coli e lo Staphylococcus aureus, tutti batteri in grado di causare pericolose intossicazioni alimentari.