Virus respiratorio nei bambini, a vaccinarsi sarà la mamma: conferme e dubbi sulla nuova frontiera della Scienza

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Il Virus Respiratorio Sinciziale: di cosa si tratta (tantasalute.it)

Importante scoperta per la tutela dei bambini contro il virus respiratorio: a vaccinarsi sarà la mamma, cosa sta accadendo. 

Un passo avanti verso l’approvazione del nuovo vaccino per lo strano virus respiratorio che nell’ultimo periodo sta interessando e colpendo un numero non esiguo di bambini. Se così fosse, si tratterebbe di una vera e propria rivoluzione per la tutela dei bambini.

Stiamo parlando del Virus Respiratorio Sinciziale (VRS), ovvero un patogeno respiratorio molto comune che colpisce ed infetta principalmente i bambini nei loro primi anni di vita (in quanto più fragili rispetto ad altri individui), e costituisce ormai la prima causa di ricovero ospedaliero al di sotto dei 2 anni.

Infatti, nonostante si tratti di un’infezione principalmente correlata all’apparato respiratorio superiore, che si manifesta dunque attraverso un semplice raffreddore, tosse secca o febbre, talvolta (specialmente nei bambini molto piccoli) nei casi più a rischio e più gravi potrebbe anche raggiungere le vie aeree inferiori ed i polmoni, provocando bronchiolite acuta o addirittura polmonite con gravi difficoltà respiratorie.

L’infezione si contrarrebbe strofinandosi gli occhi o il naso, attraverso le mucose di naso, bocca e occhi infette, ma anche semplicemente tossendo, starnutendo o banalmente parlando.

Inoltre, questo virus potrebbe sopravvivere per diverse ore anche sulle superfici dure quali ad esempio tavoli, giocattoli, culle e maniglie delle porte.

In arrivo il vaccino contro il virus respiratorio nei bambini: cosa c’è da sapere

Il Virus Respiratorio Sinciziale, quindi, non si può e, soprattutto, non si deve assolutamente prendere sottogamba. È proprio per questo motivo che, a breve, potrebbe essere messa a disposizione una soluzione definitiva, che potrebbe davvero sovvertire ogni cosa.

Vaccino VRS
In attesa dell’approvazione del primo vaccino per proteggere i bambini dal virus
(tantasalute.it)

I consiglieri dell’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti farmaceutici (la Food and Drug Administration), avrebbero sviluppato e raccomandato all’ente di approvare il primo vaccino contro il Virus Respiratorio Sinciziale.

Sulla base di uno studio clinico, che ha coinvolto 7.400 persone, sarebbe stata rilevata un’efficacia del vaccino pari all’81,8% nella prevenzione di gravi malattie respiratorie causate dal virus in questione entro i tre mesi dalla nascita, e pari al 69,4% nei primi sei mesi.

Motivo per cui il vaccino non verrebbe somministrato ai bambini, bensì alle madri durante il periodo di gravidanza, le quali verrebbero immunizzate tra la fine del secondo e il terzo trimestre di gestazione, affinché gli anticorpi che sviluppano contro il virus, passino al feto all’interno dell’utero proteggendo di conseguenza il neonato.

Tuttavia, è stato ulteriormente riscontrato come in alcuni casi le donne vaccinate potrebbero avere maggiori probabilità di partorire prematuramente e – ulteriore fonte di preoccupazione – che le donne incinte dovrebbero sottoporsi al vaccino contemporaneamente ad altri, e ciò potrebbe quindi interferire sull’effettiva efficacia.

Da qui, quindi, si capisce chiaramente perché per il verdetto della FDA dovremo aspettare ancora un po’. La sentenza, infatti, è prevista per la fine di agosto.