Nelle ultime settimane ha fatto molto scalpore la notizia riguardante la proposta europea per etichettare il vino come cancerogeno. Un’iniziativa che ha suscitato l’immediata reazione di Italia e Francia, che hanno promosso un emendamento volto a smentire questa grave correlazione. Più che demonizzare il vino allarmando i consumatori con etichette ingannevoli, sarebbe giusto incentivare una maggiore consapevolezza sull’importanza di usare moderazione nel suo consumo. Anche perché, nel frattempo, sono emerse novità molto interessanti. Pare infatti che questa bevanda possa proteggere dal Covid.
Vino cancerogeno? No, anzi: protegge dal Covid
Un consumo moderato di vino può avere persino dei benefici per l’organismo: solo di recente, ad esempio, abbiamo parlato di come possa rafforzare i capelli e proteggerli da una caduta eccessiva. Naturalmente, è fondamentale evitare gli abusi e rinunciare a bere nei casi in cui dobbiamo metterci alla guida (o in cui, comunque, abbiamo bisogno di avere i riflessi completamente lucidi). Assolutamente sconsigliato, inoltre, nei giovanissimi e nelle donne in gravidanza o in allattamento.
Appurato che il vino non è cancerogeno, possiamo guardare con curiosità ad un recente studio che ha supposto, tra i benefici di questa bevanda, un suo effetto protettivo nei confronti del Covid. I risultati della ricerca, pubblicati su Frontiers in Nutrition, hanno evidenziato una correlazione tra consumo di vino e probabilità di sviluppare l’infezione. In particolare, bere da 1 a 4 bicchieri di vino rosso a settimana sarebbe stato associato ad una riduzione del rischio del 10%. Mentre si parlerebbe addirittura di un rischio diminuito del 17% se i bicchieri consumati a settimana sono 5 o più.
Questi dati riguardano il vino rosso, ma cosa succederebbe con le altre bevande alcoliche? L’efficacia nel ridurre le probabilità di contrarre il Covid sarebbero sarebbe associabile (seppur in misura inferiore) anche al consumo del vino bianco. Mentre bere birra potrebbe rappresentare un aumento del rischio compreso tra il 7% e il 28%. Ciò che dobbiamo evidenziare è che questo studio non dimostra con certezza un effetto protettivo dei vino nei confronti del Covid, bensì solamente una correlazione molto interessante. Questo non significa esagerare con l’alcol, perché i rischi sarebbero notevolmente più alto dei presunti benefici.