Si chiamano ossiuri, i cosiddetti vermi, che spesso si trovano nelle feci dei bambini. Scopriamo quali sono i sintomi e la corretta terapia da seguire
Gli ossiuri sono dei microorganismi parassiti che causano nei bambini l’ossiuriasi, un’infezione di vermi nei bambini. Nella maggior parte dei casi compaiono in età scolare o prescolare mentre sono rari i casi di ossiuri nei neonati e nei bambini al di sotto di un anno di vita. Spesso compaiono anche negli adulti, ma in maniera molto meno frequente.
Gli ossiuri sono parassiti intestinali visibili ad occhio nudo. Presentano l’aspetto di vermi di forma affusolata, di colore bianco–trasparente, lunghi circa 1 centimetro, se femmine, e 0,4 centimetri se maschi. Quest’ultimi vivono esclusivamente nell’intestino. In Italia l’ossiuriasi colpisce circa il 25%-50% di bambini e adolescenti almeno una volta. Si tratta di una percentuale molto alta perché il contagio è facile. Ci si contagia semplicemente ingerendo casualmente le uova di questi organismi. Quest’ultimi si depositano a livello perianale o vengono eliminate attraverso le feci. La trasmissione dell’infezione può avvenire semplicemente toccando una superficie infetta e portandosi poi le mani alla bocca. Le uova dei vermi possono anche disperdersi nell’aria e quindi è facile ingoiarle.
Vermi ossiuri, come riconoscerli e quali sono i rimedi
Il ciclo vitale del parassita avviene all’interno dell’intestino umano: le uova, nel giro di 2-6 settimane, si schiudono e maturano fino a diventare adulte. Nella maggior parte dei casi i vermi non sono facilmente visibili, ma i sintomi degli ossiuri sono evidenti. Tra i campanelli d’allarme più espliciti c’è il prurito persistente nella zona anale – per il bambino – e spesso in quella vulvare per le bambine. Altri sintomi sono il mal di pancia, l’insonnia, la diarrea, sensazione di agitazione e perdita di appetito.

L’ossiuriasi può essere anche asintomatica. In questo caso la diagnosi avviene con il ritrovamento degli ossiuri nelle feci, nel pannolino o nella biancheria intima. Per la diagnosi certa è consigliato sempre rivolgersi al pediatra, che potrà indicare lo svolgimento dell’esame parassitologico delle feci (eseguito preferibilmente su feci raccolte in giorni diversi) e lo scotch test, che consiste nell’applicare, al bambino appena sveglio, una striscia di nastro adesivo trasparente sull’apertura anale per verificare l’adesione eventuale di uova o parassiti.
Per guarire il bambino dai vermi nelle feci è necessaria la somministrazione di un farmaco antiparassitario per 11-15 giorni. Contro gli ossiuri, spopolano su Internet anche diversi rimedi naturali che però non hanno alcuna validità o fondamento scientifico. Ricordiamo, tra questi: aglio sotto forma di supposta, semi di zucca, succo di pompelmo, chiodi di garofano, cannella e spezie varie, mallo delle noci e buccia di limone.
Gli esperti indicano come unica terapia valida quella farmacologica, a cui va unita la disinfestazione della casa, lavando in lavatrice la biancheria intima, quella da letto e quella da bagno. È importante sapere nel futuro l’infezione potrebbe essere ripresa, quindi è necessario mantenere un’attenta igiene personale e una pulizia accurata degli ambienti.