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Articolo aggiornato il 27 Aprile 2021
Il primo caso di variante indiana del coronavirus è stato individuato a Firenze il 10 marzo. Altri due casi sono stati segnalati ieri in provincia di Vicenza: si tratta di due cittadini indiani, padre e figlia, rientrati dall’India pochi giorni fa. Ma cosa sappiamo sulla variante indiana?
Variante indiana, ecco cosa sappiamo e cosa no
La variante indiana, che nelle ultime settimane affligge drammaticamente l’India, contiene due mutazione già note, E484Q e L452R, che per la prima volta compaiono insieme. La prima mutazione potrebbe comportare un aumento della trasmissibilità, mentre la seconda potrebbe aiutare il virus ad aggirare l’effetto del vaccino. Tuttavia, secondo i primi dati da Israele, il vaccino Pfizer è parzialmente efficace contro la variante indiana, come dimostrano i test di neutralizzazione. Ma anche i test eseguiti con il vaccino indiano Covaxin hanno mostrato una buona risposta.
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Attualmente, la variante indiana ha una diffusione limitata al di fuori dell’India: si parla di qualche centinaio di caso in tutta Europa e soltanto due casi in Italia. Nonostante le prime indicazioni, non ci sono ancora studi conclusivi in merito al livello di trasmissibilità e letalità della variante indiana, ma gli studiosi ipotizzano una capacità di diffusione piuttosto elevata, come la variante inglese.
Perché in India la situazione è così drammatica
“La prevalenza della B.1.617 in India è al momento inferiore al 10 per cento e in altre aree del mondo si vedono casi sporadici“, spiega Carlo Federico Perno, direttore dell’Unità di Microbiologia all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. Ma allora a cosa è dovuta la drammatica situazione che si sta verificando in India? Come spiegano gli esperti, l’aumento vertiginoso dei contagi in India non è dimostrato che sia dovuto esclusivamente a questa variante.
Il problema dell’India è che si tratta di un Paese con una densità di popolazione molto elevata e che fatica a rafforzare le misure di contenimento, lasciando il virus libero di correre e propagarsi. “Quanto sta accadendo dunque era totalmente atteso“, sottolinea Perno. Attualmente, i numeri del contagio in India sono spaventosi: 17 milioni di contagi totali e 192mila morti. Ogni giorno i casi sono più di 300mila e i decessi oltre i 2mila. Anche se, considerando però che l’India ha 1 miliardo e 400 milioni di abitanti, la percentuale di morti è inferiore a quella che abbiamo in Italia.