Variante Delta, i sintomi dell’infezione dopo il vaccino

Uno dei sintomi più comuni della variante Delta di Covid-19, secondo quanto emerso in uno studio inglese, è lo starnuto, segnalato da molti soggetti

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Foto Pexels | Gustavo Fring

La variante Delta continua a preoccupare l’Europa e il resto del mondo, Italia compresa. Da uno studio, condotto in Israele da alcuni ricercatori che stavano cercando di capire la reale efficacia di Pfizer sulle varianti, è emerso che questo vacino darebbe una protezione minore dalla variante Delta.

Lo studio proveniente dal Regno Unito sulla variante Delta

Quindi, come vale in generale per tutte le forme di Covid-19, non è detto che il vaccino impedisca al corpo di contrarre la malattia. I vaccini dovrebbero però diminuire il rischio di ospedalizzazione e morte. Per riuscire a capire se si è contratta la variante Delta del Coronavirus, ci sono alcuni sintomi che vanno controllati per riuscire a capirlo. A suggerirli è uno studio realizzato nel Regno Unito, dove la variante Delta è più diffusa.

Lo studio è stato realizzato utilizzando i dati che provengono dalla dall’App ZOE Covid Symptom Study. Questa viene utilizzata per raccogliere tutte le informazioni segnalate dagli utenti in UK riguardanti Covid-19. Grazie alle segnalazioni raccolte, gli esperti hanno potuto scoprire che molti soggetti hanno contratto il Coronavirus dopo aver fatto il vaccino.

I sintomi più comuni dell’infezione dopo il vaccino

I sintomi più comuni riportati dai pazienti con variante Delta sono: naso che cola, mal di testa, gola imfiammata, starnuti e perdita del gusto. Questi sono tutti sintomi che conosciamo bene ormai e sono piuttosto comuni quando si parla di Coronavirus.

Uno dei sintomi che, però, ha destato maggior curiosità e si è scoperto essere tra i più frequenti e indice di infezione da variante Delta è lo starnuto. I ricercatori hanno infatti notato che le persone che sono state vaccinate e hanno poi contratto il virus “hanno più frequentemente segnalato gli starnuti come sintomo”.

I ricercatori hanno poi spiegato che sono stati segnalati “meno sintomi e in un periodo di tempo più breve“. Dalla ricerca, quindi, è emerso che chi si contagia dopo il vaccino “si ammala meno gravemente e migliora più rapidamente”.