Come capire se la pressione è bassa o alta e cosa fare? I valori della pressione possono variare in base a diversi fattori, fra i quali anche l’età e il peso corporeo. Differenze si possono notare anche a seconda dell’apparecchio utilizzato per la misurazione e allo stato psicofisico generale dell’individuo. Ma quali sono quelli che si possono considerare normali? Come capire se la pressione è bassa o alta? Si parla spesso dei valori della pressione, ma molti non sanno capire se la pressione sanguigna è giusta, ideale o meno. Quanto deve essere la pressione? Qual è la sintomatologia esatta legata a tale problematica? Quale il trattamento per giungere alla guarigione? Vediamo insieme, nello specifico, quali sono i punti di riferimento in questo senso e cosa fare, nel momento in cui ci accorgiamo che i valori della nostra pressione arteriosa sono più bassi o più alti del normale.
Cos’è la pressione arteriosa
Cos’è la pressione arteriosa? Prima di parlare con precisione di pressione alta e pressione bassa, è importante comprendere cosa sia la pressione sanguigna, nel dettaglio: questa non è altro, infatti, che la spinta che il sangue esercita sulle pareti delle arterie mentre scorre. Sono, ovviamente, diversi i fattori che influenzano i valori della pressione sanguigna, i cui parametri possono indicare pressione alta o pressione bassa: sono, dunque, importanti anche il ritmo e la forza con cui il cuore si contrae per spingere il sangue nei vasi sanguigni, così come la quantità di sangue in circolazione.
La tabella delle pressione arteriosa per capire se è bassa o alta e i suoi valori
Pressione sanguigna | Valori |
---|---|
Pressione bassa pericolosa | inferiore a 50/33 mmHg |
Pressione troppo bassa | inferiore a 60/40 mmHg |
Pressione bassa | inferiore a 90/60 mmHg |
Pressione arteriosa ottimale | inferiore a 115/75 mmHg |
Pressione arteriosa accettabile | inferiore a 130/85 mmHg |
Pre-ipertensione | 130-139/85-86 mmHg |
Ipertensione di stadio I | 140-159/90-99 mmHg |
Ipertensione di stadio II | superiore a 160/100 mmHg |
Come capire se la pressione arteriosa è bassa o alta e i suoi valori? La tabella può essere di aiuto. Per capire se la pressione è bassa o alta, occorre misurarla con un apposito apparecchio. È da premettere che, quando si misura la pressione, si rilevano due valori: i valori normali della pressione in età adulta sono quelli compresi fra 115 e 130 mmHg per la massima (pressione sistolica) e fra 75 e 85 mmHg per la minima (pressione diastolica). La pressione sistolica è quella esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie, nella fase di contrazione del cuore; mentre la pressione diastolica è quella misurata tra una contrazione e l’altra, ovvero quando il cuore è rilassato. Normali sono definiti i valori di pressione minima e massima collocabili all’interno di un certo range e al di sopra dei quali si parla di pressione bassa o alta, di ipotensione o ipertensione. Nei soggetti in cui i valori sono più alti rispetto alla media, si parla di ipertensione e proprio in essi aumenta il rischio cardiovascolare.
I sintomi dell’ipertensione e dell’ipotensione
Nel caso di pressione alta o pressione bassa, la sintomatologia può essere differente. Per quanto riguarda i sintomi dell’ipertensione, questi possono includere:
- Mal di testa
- Senso di vuoto
- Vertigini
- Disturbi alla vista
- Nausea
- Ronzii alle orecchie
- Arrossamento del viso
- Palpitazioni
- Difficoltà di concentrazione
- Infarti, ictus e morte, nei casi più gravi
Generalmente, si tratta, però, di una patologia silenziosa, ovvero asintomatica e questo può condurre, nei casi più gravi, alla morte: è, quindi, consigliabile controllare, periodicamente, i valori della propria pressione arteriosa. L’ipotensione, invece, si manifesta con diversi sintomi, tra cui:
- Vertigini
- Sete e disidratazione
- Svenimenti
- Nausea
- Pallore
- Mancanza di concentrazione
- Offuscamento della vista
- Stanchezza
- Respirazione affannosa
- Depressione
Le cause e alcuni consigli
Le cause della pressione alta e della pressione bassa possono essere diverse. È importante sottolineare che non sempre deve scattare un allarme perché, a volte, queste non sono segno di un problema cardiocircolatorio, ma si può trattare di squilibri temporanei, magari legati a situazioni particolari, come calore eccessivo, attività aerobica, forte stress, disidratazione o anche la gravidanza stessa: in questo periodo, infatti, non è raro l’abbassamento dei valori della pressione per via della dilatazione dei vasi sanguigni dovuta ai cambiamenti ormonali. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, occorrono almeno tre misurazioni a distanza di una settimana l’una dall’altra per confermare o meno l’esistenza di un disturbo legato all’apparato cardiovascolare. In altri casi, un valore alto della pressione può essere dovuto ad una grave carenza di ferro (anemia), ad ipertiroidismo o a rigurgito aortico.
La diagnosi
Se si manifestano alcuni sintomi e segni, è opportuno recarsi dal medico – in special modo, in caso di ipertensione – in modo tale che si possa stabilire la diagnosi e la terapia più adatta al caso, ovviamente dopo aver eseguito la visita classica, studiato i sintomi, misurato la pressione arteriosa ed eseguito tutti gli esami e le analisi necessarie.
La misurazione della pressione arteriosa
Come procedere con la misurazione della pressione arteriosa? È bene specificare, prima di tutto, che la pressione tende ad essere più alta nelle prime ore del mattino – quando, infatti, si verificano la maggior parte degli infarti – e dopo una passeggiata; mentre, durante la notte, tendenzialmente, la pressione tende a diminuire del 10-20 per cento circa, per cui se ciò non avviene si è chiaramente in presenza di un fattore di rischio.
Per quanto riguarda la misurazione della pressione, ricordate che:
- Il bracciale dovrà essere della dimensione adatta per evitare errori nella misurazione
- Dovrete sedervi correttamente, con i piedi appoggiati per terra
- Non dovrete fumare, fare esercizio fisico o assumere bevande con caffeina nei 30 minuti precedenti la misurazione
- Dovrete effettuare almeno 2-3 misurazioni consecutive, a distanza di circa un minuto le une dalle altre
- Il braccio su cui effettuerete la misurazione dovrà essere portato all’altezza del cuore e appoggiato su una superficie piana
- Dovrete indossare correttamente il bracciale
- La misurazione dovrà avvenire, più o meno, alla stessa ora del giorno
Generalmente, viene data più attenzione alla pressione sistolica (massima), in quanto sembra quella maggiormente implicata con un rischio cardiovascolare più importante, in special modo dopo i 50 anni di età.
La cura contro l’ipertensione e l’ipotensione
Quali sono i rimedi contro l’ipertensione e l’ipotensione? Se la pressione è alta o bassa, a seconda del caso specifico, il medico potrà prescrivere dei farmaci: ad esempio, degli antipertensivi, nel caso di ipertensione.
In ogni caso, ci sono dei consigli che possono tornare utili: è, infatti, importante seguire una dieta sana in entrambi i casi, diminuire la quantità di sale utilizzata – nel caso dell’ipertensione, soprattutto – mantenere il peso forma, praticare una maggiore attività fisica, non fumare, non esagerare con il consumo di alcol e combattere lo stress, che può provocare disturbi alla salute.
Per quanto riguarda l’alimentazione in caso di pressione bassa, per la precisione, occorrerà modificare lo stile di vita, apportando liquidi e nutrimenti essenziali – come le vitamine B e C – e assumere sale in quantità moderata, inserendolo nel regime alimentare quotidiano e riducendo il consumo di grassi animali.
Ma cosa fare in caso di pressione arteriosa non nella media, nell’immediato? Se si tratta di un calo improvviso e se i valori indicano che la pressione è bassa, è importante bere un bicchiere di acqua e sedersi o sdraiarsi, sollevando le gambe sopra il livello del cuore: in questo modo, infatti, potremo ripristinare un adeguato afflusso sanguigno. Nel caso in cui la pressione non dovesse tornare ottimale o normale, dovremo rivolgerci al pronto soccorso, il prima possibile: si tratta, inoltre, di una misura da adottare anche in caso di pressione troppo alta.
In ogni caso, il consulto del medico è sempre fondamentale, perché egli potrà rivedere il dosaggio di eventuali farmaci da assumere o già assunti.
La prognosi
Infine, la prognosi dipenderà da diversi fattori quali la tempestività di intervento, le cause scatenanti e la gravità della condizione, oltre che l’età e lo stato di salute del paziente.