Vaiolo delle scimmie: cosa è vero e cosa è falso

L'OMS parla già di un'emergenza sanitaria globale. In tutto il mondo sono stati riscontrati 1.884 casi, 299 solo in Europa. Tra le notizie diffuse, quali sono vere e quali sono false? Scopriamo i dettagli nell'articolo.

scritta monkeypox, vaiolo delle scimmie
Foto Pixabay | TheDigitalArtist

Quali sono le affermazioni vere e quelle false sul vaiolo delle scimmie? C’è chi pensa che questa malattia sia una vera bufala, alcuni credono che le varie foto in giro sui social siano foto vecchie o manifestanti altre malattie come l’herpes zoster. Cosa c’è di vero e cosa c’è di falso? Scopriamolo nell’articolo.

Il vaiolo delle scimmie è collegato ai vaccini anti-Covid?

Il vaiolo delle scimmie è reale e non è una bufala, purtroppo. Ci sono sempre stati focolai di questa malattia, che finora sono stati limitati ai paesi dell’Africa occidentale e centrale. La Nigeria, per esempio, ha avuto un grave focolaio con oltre 500 casi dal 2017 ed è tuttora in corso.

Le immagini che si vedono nei TG o sui social sono reali, ma non sono recenti. Sono immagini di repertorio, perché la selezione è piuttosto ridotta. La verità, però, è che alcune immagini fatte passare per vaiolo sono state effettivamente confuse con l’herpes zoster, sia su Twitter che su altri siti web. Ma questo non cambia il fatto che il vaiolo esista veramente.

Alcuni pensano che il vaiolo delle scimmie derivi dal vaccino Astrazeneca, nel quale il virus vettore era un adenovirus di scimpanzé. Potrebbe essere realmente così? No, i virus non sono collegati.

La dottoressa Falk, presidente della Società tedesca di immunologia, spiega: “Il vaiolo delle scimmie è così chiamato perché è stato rilevato per la prima volta in una colonia di scimmie nel 1958. Ma realtà in nasce da roditori, le scimmie sono probabilmente un ospite intermedio”.

Gli adenovirus degli scimpanzé, alla base dei vaccini vettoriali come Astrazeneca, quindi non c’entrano nulla con il vaiolo. Secondo la dottoressa Falk e altri esperti, quindi, i vaccini anti-Covid non hanno nulla a che vedere con il vaiolo delle scimmie.

Il vaiolo delle scimmie è nato in laboratorio?

Non ci sono prove che dimostrino che il vaiolo delle scimmie abbia avuto origine in laboratorio. Il virus esiste in natura in popolazioni animali in vari paesi dell’Africa occidentale e centrale. E ogni anno ci sono focolai tra gli esseri umani.

Anche l’OMS ha affermato che questo ceppo di vaiolo delle scimmie derivi dall’Africa Occidentale. Il vaiolo si trasmette principalmente attraverso il contatto diretto con le mucose.

Con l’attuale focolaio non c’è motivo di presumere che si tratti di un agente patogeno manipolato, né attualmente si crede che possa diffondersi rapidamente.

L’immunologo statunitense Anthony Fauci ha finanziato da anni la ricerca su questo virus. Questa è la verità. Come mai? La motivazione è sconosciuta. Negli ambienti professionali viene critico il fatto che virus così pericolosi vengano ancora utilizzati in laboratorio.

Un vaccino contro il vaiolo è già disponibile? Vero o falso? Vero. Questa è la prova che la pandemia è stata “pianificata”? No non lo è.

Il vaiolo delle scimmie è uno dei “virus emergenti”, quindi è noto da molti decenni, ed è anche noto che in rari casi anche le persone possono essere infettate da esso.

Dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, fu sviluppato un nuovo vaccino contro il vaiolo perché l’amministrazione Bush dell’epoca temeva ulteriori attacchi, compresi i virus del vaiolo. Quindi esiste già un vaccino approvato anche contro il vaiolo delle scimmie, almeno negli Stati Uniti.