Rush cutanei, tachicardia e crisi respiratoria. Sono questi gli effetti di una grave reazione allergica avuta da un’operatrice sanitaria in Alaska a seguito della somministrazione del vaccino anti-Covid Pfizer-BioNTech.
A riferire quanto successo il New York Times. Il magazine americano riporta fonti dell’ospedale in cui la donna lavorava, il Barlett Regional Hospital di Juneau, in Alaska.
Questa reazione allergica al vaccino Pfizer-BioNTech è, tra l’altro, risultata simile a quella segnalata in Gran Bretagna la settimana scorsa.
La donna non aveva un pregresso di reazioni allergiche
La donna, come ha spiegato il direttore del dipartimento d’emergenza dell’ospedale, Lindy Jones, non aveva un pregresso di reazioni allergiche. Nonostante questo, dopo 10 minuti dalla somministrazione, l’operatrice sanitaria ha sviluppato una forte reazione allergica sfociata in rush cutanei, crisi respiratoria e tachicardia. L’operatrice sanitaria ha ricevuto la prima dose di vaccino Pfizer-BioNTech lo scorso 11 dicembre.
Per curarla, dopo la reazione allergica, hanno somministrato alla donna epinefrina e steroidi, perché i sintomi non sembravano scomparire. Le sue condizioni si sono poi ulteriormente aggravate e la donna è stata ricoverata in terapia intensiva.
Al momento la paziente “si sente bene e resta entusiasta del vaccino” riferiscono fonti mediche. La paziente è ancora ricoverata presso l’ospedale Bartlett dov’è costantemente monitorata.
Questo caso potrebbe far aumentare le preoccupazioni in merito agli effetti collaterali del vaccino
La somministrazione del vaccino Pfizer-BioNTech è iniziata lunedì scorso a seguito dell’autorizzazione all’uso d’emergenza. Jesse Goodman, ex capo scienziato della FDA, ha definito la reazione allergica importante, sottolineando che è però necessario avere maggiori informazioni per comprendere meglio i rischi legati alla somministrazione del vaccino.
La dottoressa Anne Zink, medico capo dell’Alaska, ha dichiarato: “Non abbiamo intenzione di cambiare il nostro programma di vaccinazione, il dosaggio o il regime”.
Nonostante il vaccino Pfizer-BioNTech si sia dimostrato sicuro, grazie ad uno studio clinico, al 95%, è probabile che il caso della donna intensifichi le preoccupazioni sui possibili effetti collaterali.
Gli esperti hanno detto, secondo quanto riportato dal New York Times, che gli sviluppi potrebbero indurre a richiedere linee guida più severe. Questo per garantire che i soggetti a cui verrà somministrato il vaccino vengano monitorati attentamente, anche per capire se si manifesteranno altre reazioni avverse.