C’è la speranza di un vaccino per uno dei tumori più aggressivi

Grazie ai fondi del Pnrr, arriva all'ospedale Molinette di Torino un finanziamento di 950 mila euro per il vaccino 2.0 a Dna per la cura del tumore al pancreas. Scopriamo di più su questa importante scoperta tutta italiana.

Otncologa che parla con un'ammalata
vaccino contro tumore al pancreas Foto Pexels | Thirdman

Il cancro al pancreas (carcinoma pancreatico) è una malattia insidiosa e aggressiva.Rimane a lungo asintomatica. Successivamente, i sintomi assomigliano a quelli di un pancreas cronicamente infiammato.

Ecco perché questo tumore non viene scoperto fino a quando non è già in stato avanzato. Le possibilità di sopravvivenza sono molto scarse, ecco perché un vaccino sarebbe una notizia molto positiva!

Cancro al pancreas: la speranza di un vaccino arriva da Torino

oncologa e ammalata
un vaccino contro il cancro al pancreas
Foto Pexels | Thirdman

Grazie ai fondi del Pnrr, arriva all’ospedale Molinette di Torino un finanziamento di 950 mila euro per il vaccino 2.0 a Dna per la cura del tumore al pancreas.

Il progetto è coordinato da Francesco Novelli, professore ordinario di immunologia e direttore del dipartimento di biotecnologie molecolari e scienze per la salute dell’Università.

Questo vaccino a DNA di seconda generazione potrebbe essere iniettato ai pazienti ammalati e curare il cancro al pancreas. Il finanziamento metterà il Consorzio di Ricerca in condizione di completare un percorso di ricerca.

L’Ateneo di Torino è alla ricerca, da anni, di un vaccino contro questo tipo di tumore letale.

Gli studi hanno permesso di identificare una proteina iper-espressa nel tumore del pancreas, l’alfa-enolasi, che fa attivare i infociti T anti-tumore.

Questa proprietà immunostimolante ha suggerito lo sviluppo di un vaccino a DNA, che codificherebbe l’intera sequenza di alfa-enolasi. Questo vaccino in combinazione con la chemioterapia può ritardare la metastasi del tumore, senza però farlo sparire del tutto.

Allo scopo di aumentare l’efficacia terapeutica del vaccino, i ricercatori hanno selezionato solo alcune sequenze dell’alfa-enolasi aventi la capacità di stimolare una più forte e sostenuta risposta anti-tumore.