Da oggi, lunedì 11 gennaio, inizia la fornitura del vaccino anti Covid di Moderna con le prime 47mila dosi. La fornitura sarà completa entro la fine di febbraio, quando l’Italia avrà a disposizione 764mila unità. Sommate alle 470 mila dosi di vaccino provenienti da Pfizer, l’Italia dovrebbe avere medicinali sufficienti per rispettare il programma di profilassi delineato.
Entro la fine gennaio, l’Agenzia europea del farmaco dovrebbe anche dare l’ok alla commercializzazione del vaccino anti Covid di AstraZeneca. Intanto, nel nostro Paese la campagna vaccinale supera il mezzo milione di dosi e il ministro della Salute Roberto Speranza ribadisce: “La vera strada per uscire da questi mesi e da questa crisi così difficile“.
Il calendario delle consegne del vaccino Moderna
Secondo il cronoprogramma messo a punto dagli uffici del Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, il farmaco di Moderna sarà consegnato ogni due settimane. Le prime 47mila dosi già questa settimana, altre 66mila la prossima, per quella dell’8 febbraio 163mila e per quella del 22 febbraio di 488mila.
Per snellire l’iter delle consegne, anche in questo caso verrà saltato il passaggio presso l’hub nell’aeroporto militare di Pratica di Mare. Le confezioni di vaccino Moderna saranno quindi spedite direttamente alle Regioni e smistate presso le sedi di somministrazione.
C’è bisogno di più dosi di vaccino anti Covid
L’esigenza, per il momento, rimane comunque raggiungere quota 6.4 milioni di dosi: 1,4 per personale medico, 570mila per le Rsa e 4,4 milioni agli over ottanta. Il ministro Speranza lo conferma: “Siamo ancora all’inizio del percorso e le dosi di cui disponiamo sono ancora evidentemente limitate“. Le dosi che sranno fornite da AstraZeneca, quindi, sono fondamentali, soprattutto nell’eventualità che lo spettro delle categorie prioritarie venga allargato. Il personale scolastico sarebbe tra questi, così come i pazienti ematologici e oncologici, come richiesto dal sottosegretario alla Salute Sandra Zampa.