Il vaccino Johnson & Johnson è efficace al 66%, ma lo è all’85% nei casi più gravi

Seppur la percentuale media risulta bassa, questo vaccino è particolarmente efficace contro i casi più gravi, prevenendo ospedalizzazione e decesso da Covid

vaccino Jonhson & Johnson
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Il vaccino Johnson & Johnson per il Covid-19 risulta essere efficace al 66%: numeri decisamente inferiori rispetto a quelli Pfizer e Moderna, che si attestano al 95 e al 94,5%. Alla luce di ciò, potrebbe esserci un certo scetticismo nei confronti di Johnson & Johnson, ma secondo gli esperti ha molti vantaggi e potrebbe coadiuvare la campagna vaccinale internazionale.

Ancora in attesa dell’autorizzazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) e dell’Agenzia Europea del Farmaco (EMA), sono già state diffuse alcune informazioni su questo vaccino. Secondo la dottoressa Aruna Subramanian, specialista in malattie infettive presso l’Università di Stanford, sarebbe efficace fino all’85% nei casi più gravi di Covid, ben oltre il 70%, ovvero la soglia minima per considerare un vaccino di qualità. Secondo gli studi clinici, in alcuni casi ha raggiunto anche il 100% di efficacia nella prevenzione del ricovero in ospedale o addirittura della morte in alcuni casi

A far calare la percentuale al 66 sono i dati relativi all’efficacia nei casi lievi o moderati. La dottoressa Subramanian ha spiegato che è del tutto normale, poiché sulla base dei test effettuati, ancora non si può sapere se tutti i vaccini garantiranno totale copertura. Infatti, impediscono di sviluppare sintomi gravi post-infezione ma non di respirare particelle virali: una volta inalate, queste si replicheranno all’interno dell’organismo ma in maniera contenuta. Il vaccino dà una spinta al sistema immunitario, che terrà il virus sotto controllo: a quel punto i sintomi potrebbero essere molto lievi e il Coronavirus debellato prima che questi diventino gravi. Meno virus si ha in corpo, minore sarà la forza di trasmissione dello stesso: il vaccino serve a ridurre la carica virale del Covid.

Alla luce di tutto questo si può considerare il vaccino Johnson & Johnson efficace poiché aiuta a prevenire le forme più gravi della malattia che è la problematica principale.

Il vaccino Johnson & Johnson e le varianti

Il vaccino Johnson & Johnson non va però confrontato con quelli Pfizer, AstraZeneca o Moderna, poiché agiscono in maniera diversa anche sulle varianti. Sempre la dottoressa dell’università di Stanford ha voluto precisare che tutti i vaccini continuano a essere efficaci anche contro le varie varianti: ciascuna proposta delle diverse case farmaceutiche previene i sintomi più gravi, semplicemente lo fanno in modo diverso.

Johnson & Johnson ha fatto sapere di aver eseguito test sull’efficacia del vaccino in varie parti del mondo, risultando funzionante al 72% negli USA e al 57% in Sudafrica, ovvero dove si trova una delle varianti più aggressive. Alla luce dei risultati positivi anche contro la variante brasiliana del virus e quel 85% di capacità di prevenire ospedalizzazione e morte (dati sempre diffusi dalla casa farmaceutica), il vaccino potrebbe essere a stretto giro approvato.

Se l’iter procederà come previsto, potrebbe arrivare in Italia entro inizio aprile per coadiuvare la campagna vaccinale.