Quali sono i benefici, il costo, i richiami e gli effetti collaterali del vaccino contro il papilloma virus?
ll papilloma virus umano, o HPV, si contrae principalmente a causa di un’attività sessuale non protetta. Tuttavia, il preservativo, nonostante sia la migliore arma di protezione in questo caso, non garantisce una protezione totale contro il virus. Alcuni tipi di HPV, infatti, possono provocare delle lesioni che, lentamente, possono trasformarsi in forme tumorali del collo dell’utero. Il vaccino contro il papilloma virus rappresenta quindi uno strumento efficace di prevenzione.
Principali benefici
Nonostante le ultime polemiche riguardo il vaccino anti-HPV, sono presenti alcuni vantaggi nel sottoporsi alla vaccinazione contro il papilloma virus nei modi e nei tempi specificati dal Ministero della Salute. I principali sono:
Protezione contro i ceppi oncogeni
Il vaccino del papilloma virus è efficace nella prevenzione della displasia del collo dell’utero e delle lesioni genitali esterne correlate all’HPV 6, 11, 16 e 18. Recenti studi scientifici fatti sui primi 5 anni dopo la vaccinazione hanno mostrato un’efficacia del 100% contro le possibili infezioni sviluppate dai ceppi oncogeni.
Minime possibilità di sviluppare tumori
Prendendo in esame le donne che in passato non avevano mai contratto un’infezione da HPV 6, 11, 16 e 18 e che si sono sottoposte all’intero programma vaccinale, nessuna paziente ha sviluppato lesioni displastiche di alto grado del collo dell’utero. Questo dimostra che per le ragazze vaccinate contro l’HPV, in età da sviluppo, c’è una minima possibilità di contrarre il cancro alla cervice, cioè quasi pari a zero.
Evitare le infezioni da condilomi
Con la vaccinazione quadrivalente, attiva contro i ceppi HPV-6 e HPV-11, nella maggior parte dei casi, sia donne che uomini hanno molte possibilità di evitare di contrarre condilomi genitali.
Quanto costa vaccinarsi?
La vaccinazione contro i ceppi 16 e 18 del virus HPV viene offerta gratuitamente alle bambine che non hanno ancora compiuto 12 anni, attraverso lettera di invito dell’Azienda Usl di residenza. Tuttavia, l’infezione da virus HPV può colpire anche donne e uomini ed occorre quindi sapere che l’efficacia della vaccinazione, in entrambi i sessi, diminuisce con l’età. Pertanto, il Servizio sanitario regionale offre la vaccinazione HPV, con un prezzo agevolato.
In entrambi i casi, la vaccinazione viene eseguita negli ambulatori del servizio di Igiene pubblica del proprio Distretto di residenza, su richiesta degli interessati. Qui il costo della vaccinazione del papilloma virus risulta significativamente inferiore rispetto a quello praticato privatamente: corrisponde a 35,10€ per il vaccino a cui vanno aggiunti 16€ per la somministrazione, per un costo totale di 51,10€ a dose, quindi 153,30€ per la profilassi completa.
Posologia e somministrazione
Il vaccino del papilloma virus viene somministrato per via intramuscolare all’altezza del muscolo della spalla. La vaccinazione completa prevede un ciclo di tre dosi, che sia così seguita: la seconda dose somministrata dopo due mesi dalla prima, mentre la terza a distanza di 4 mesi dalla seconda. Oppure, in alternativa, è possibile sottoporsi ai richiami, rispettivamente dopo 30 e 90 giorni dalla prima somministrazione del vaccino HPV, ma ancora oggi i richiami sono oggetto di ricerca per capire se siano davvero necessari o meno.
A causa di 28 casi di aborto spontaneo dopo la vaccinazione, è fondamentale sapere che il vaccino del papilloma virus non dev’essere somministrato durante la gravidanza. Inoltre, viene anche sconsigliato alle donne allergiche ad uno o più eccipienti contenuti nel vaccino, come nel caso del polisorbato 80, il borato di sodio e il sodio cloruro.
Effetti collaterali
Come per ogni farmaco, anche il vaccino anti HPV può originare spiacevoli effetti collaterali, sia negli adulti che nei bambini. Quando il vaccino è stato somministrato, le reazioni avverse più comuni possono essere:
- dolore dove è avvenuta l’iniezione
- febbre
- nausea
- vomito
- cefalea
- tachicardia
- svenimento
Possono anche esserci delle controindicazioni per il vaccino anti-HPV, che possono essere delle condizioni sfavorevoli, temporanee o permanenti, di natura patologica o fisiologica che rendono sconsigliabile la vaccinazione. Tra queste si possono annoverare:
- allergia verso uno o più eccipienti
- patologie acute in atto, come l’influenza
- gravidanza
I vaccini disponibili in Italia
Il vaccino contro il papilloma virus è stato sviluppato dai ricercatori australiani dell’Università del Queensland. Ad oggi, le vaccinazioni anti-HPV, disponibili anche in Italia, sono prodotte da due aziende farmaceutiche e vendute con i nomi di:
- Cervarix, che agisce solo contro i ceppi HPV-16 e HPV-18, cioè quelli responsabili di circa il 70% dei tumori al collo dell’utero;
- Gardasil, ha, invece, effetto anche sui ceppi HPV-6 e HPV-11, che causano i condilomi genitali, sia nelle donne che negli uomini.
Questi due vaccini sono disponibili in Italia dal 2007 per le bambine che hanno compiuto 11 anni, le quali possono vaccinarsi gratuitamente entro il compleanno successivo. Inoltre, in alcune regioni la vaccinazione gratuita è stata estesa anche a donne di altre fasce d’età, fino ai 25 anni. Per gli uomini e i bambini, invece, il vaccino contro l’HPV è disponibile solo a pagamento.
Conseguenze del papilloma virus
Le infezioni da HPV, principalmente trasmesse per via sessuale, sono responsabili di malattie della pelle e delle mucose. Sono stati identificati più di 170 tipi diversi di papilloma virus, di cui la maggior parte è causa di malattie lievi, come le verruche genitali; tuttavia, i ceppi 16 e 18 possono provocare diversi tipi di tumori benigni e maligni, oltre a quello del collo dell’utero, tra cui:
- tumori al colon-retto
- tumori vaginali
- tumori al pene
- tumori alla vulva
- tumori al cavo orale o alla laringe
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, l’OMS, la stragrande maggioranza dei tumori al collo dell’utero è legata a un’infezione da HPV. Questo non significa, però, che contrarre il virus sia sempre pericoloso, infatti in un individuo sano il sistema immunitario riesce a debellare il virus in pochi giorni arginando completamente l’infezione. Spesso, soprattutto negli uomini, il papilloma virus è del tutto asintomatico. Se l’infezione, però, non accenna a diminuire si interviene con i farmaci, anche se le terapie per alcuni tipi di HPV non sono molto efficaci e richiedono, nel caso delle infezioni al collo uterino, pratiche più invasive come la rimozione di alcuni tessuti.