Ospite al programma di Fabio Fazio Che tempo che fa su Rai 3, Roberto Burioni ha parlato di uno dei temi caldi di questo fine 2020: i vaccini anti Covid. L’immunologo ha spiegato che “negli Stati Uniti dovrebbe essere approvato il 10 dicembre. Si parla invece di un’approvazione da parte dell’ente europeo per i medicinali il 29“, sostenendo l’importanza di partire subito con la profilassi. Burioni ha puntualizzato che quando “due enti così autorevoli in maniera indipendente avranno detto che il vaccino è sicuro, è il momento di iniziare a vaccinare più persone possibile”.
In questo frangente, se l’approvazione dovesse arrivare già il 29 dicembre, “il 30 bisogna iniziare, senza fermarsi neanche la notte di Capodanno. Tardare un mese, un mese e mezzo, significa migliaia di morti in più e ritardare il ritorno alla normalità“.
La situazione è stabile, ma non si può procrastinare
“Il punto è stabile, ma in questo momento io sono attento a due elementi: primo i nostri comportamenti, ma soprattutto quello che dovrebbe essere l’imminente arrivo del vaccino.”
La Food and Drug Administration (Fda) e l’European Medicines Agency (Ema) stanno infatti procedendo alla valutazione dei medicinali creati nei laboratori di Pfizer e Moderna (i due che vaccini che saranno pronti per primi secondo i ricercatori) negli Usa e in Europa. Sull’arrivo in Italia, Burioni è incerto e l’unica sicurezza è che, sostiene l’immunologo, se dovessimo riuscire ad approvare già alla fine del mese, le festività per la fine del 2020 non dovranno interferire: “Siamo un Paese avanzato e io ritengo che se l’approvazione arriva il 29 dicembre, il 30 bisogna cominciare a vaccinare e non ci si deve fermare neanche la notte di Capodanno. Perché se noi rimandiamo di un mese, si rimanda anche il ritorno alla vita normale e ci sarebbero altre migliaia di morti che sono invece evitabili”.
Il vaccino è importante anche per chi ha già contratto Covid
Roberto Burioni ha inoltre sottolineato che durante i test di Pfizer e Moderna nessuno dei vaccinati si è ammalato in maniera grave, un dato importantissimo questo per chi ha già contratto Covid, dal momento che i medicinali contribuirebbero anche ad attenuare i sintomi del virus: “È molto importante che i vaccinati non si sono mai ammalati in maniera grave. Pfizer e Moderna hanno un’efficacia spaventosa e se le promesse vengono mantenute sul campo, questo è qualcosa che può chiudere questo periodo”.