Il vaccino AstraZeneca è approvato nella fascia d’età 18 – 65 anni

Il vaccino dell'azienda anglo svedese potrà essere somministrato in questa fascia d'età. Unica eccezione: i soggetti "estremamente vulnerabili"

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Il vaccino anti Coronavirus prodotto da AstraZeneca potrà essere utilizzato anche per la fascia d’età tra i 18 e i 65 anni. Martedì 23 febbraio è stata pubblicata la circolare che ne permette la somministrazione a questi soggetti. Ci sarà però un eccezione: il vaccino di AstraZeneca non potrà essere somministrato ai soggetti “estremamente vulnerabili”.

La circolare, arrivata dopo il parere positivo dell’AIFA e del Consiglio superiore di sanità, è aggiornata con le modalità di somministrazione per questo vaccino.

Le evidenze e le raccomandazioni pubblicate nella circolare

Nella circolare si legge che la somministrazione del vaccino è indicata “la possibilità di utilizzo del vaccino Covid-19 ‘Vaccine AstraZeneca’ nella fascia di età compresa tra i 18 e i 65 anni, ad eccezione dei soggetti estremamente vulnerabili”.

Le indicazioni sul vaccino fanno seguito alle raccomandazioni internazionali che contengono i pareri del gruppo SAGE, la Stategic Advisory Group of Expert, e dell’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Nella circolare è spiegato che le indicazioni sono “rafforzare da nuove evidenze scientifiche”. Queste evidenziano “stime di efficacia del vaccino AstraZeneca superiori a quelle precedentemente riportato”. Sono inoltre riportati dati che riguardano “l’immunogenicità in soggetti di età superiore ai 55 anni” e le raccomandazioni internazionali di Oms e SAGE.

Quindi, il vaccino prodotto all’azienda anglo svedese potrà essere somministrato fino ai 65 anni. Saranno quindi compresi “i soggetti con condizioni che possano aumentare il rischio di sviluppare severe forme di Covid-19”. Chiaramente, come detto, senza una “connotazione di gravità riportata per le persone definitive estremamente vulnerabili”.

L’Italia si unisce così agli altri Paesi che hanno già ricevuto l’approvazione, in questa fascia d’età, per la somministrazione del vaccino AstraZeneca.

Secondo uno studio, condotto dai ricercatori delle università di Edimburgo e Glasgow, il vaccino di AstraZeneca è piuttosto efficace. Infatti, dopo la prima dose, riduce del 94% i ricoveri in ospedale per Covid. Una differenza importante rispetto, ad esempio, al vaccino di Pfizer, che li riduce dell’85%. Secondo lo studio, in Inghilterra sono calati dell’81% i ricoveri degli ultra 80enni.

I possibili effetti collaterali del vaccino AstraZeneca

Come tutti i vaccini, anche quello di AstraZeneca può avere effetti collaterali. Tra quelli molto comuni troviamo: dolore, prurito nel punto in cui viene pratica l’iniezione, brividi e sensazione febbrile. Ma anche: mal di testa, nausea e dolori alle articolazioni.

Ci sono anche effetti collaterali comuni. Questi possono colpire fino ad una persona su dieci e sono: arrossamento nel punto dell’iniezione, vomito e diarrea e febbre alta.

Infine, i sintomi meno comuni: vertigini, diminuzione dell’appetito e sonnolenza. Ma anche: sudorazione eccessiva, eruzione cutanea e prurito.