Vaccini, Italia a rilento: solo 200 mila dosi al giorno

In attesa del siero di Johnson &Johnson, si tenta di recuperare il ritardo accumulato con l'arrivo di nuove scorte di Moderna e Pfizer: previste per mercoledì prossimo anche altre 279mila dosi da AstraZeneca

vaccini Covid 19
Foto Getty Images | Marco Mantovani

Il governo spinge sull’acceleratore per vaccinare il maggior numero di persone possibili entro il prossimo settembre. Il nuovo piano vaccinale prevede così l’aumento delle strutture adibite alla somministrazione dei vaccini, come le farmacie, ma anche un rafforzamento del personale medico sanitario. Tuttavia, nonostante gli sforzi per implementare la campagna vaccinale, anche questa settimana le vaccinazioni giornaliere non potranno superare la soglia di 200mila dosi. Infatti, anche in presenza di un sistema di somministrazione più efficiente, non ci sono dosi a sufficienza per una reale accelerazione della campagna vaccinale.

Mancano almeno 4 milioni di dosi all’appello

In attesa del siero di Johnson &Johnson, che permetterà di raggiungere le 500mila vaccinazioni al giorno, si tenta di recuperare il ritardo accumulato con l’arrivo di oltre 333mila dosi di Moderna e nuove scorte di Pfizer. Previste per mercoledì prossimo anche altre 279mila dosi da AstraZeneca. Tuttavia, rispetto alle previsioni di inizio marzo, mancano all’appello almeno 4 milioni di dosi, nonostante sia previsto l’arrivo di altre 2 milioni entro il 3 aprile.

ll Lazio ha già somministrato 800 mila vaccini

Il Lazio, che si è distinto come una della regioni italiane più efficienti nel sistema di vaccinazione, ha già effettuato 800mila somministrazioni. Si tratta dello stesso quantitativo che in Gran Bretagna viene eseguito in un solo giorno, dove si hanno a disposizione grandi quantità del siero AstraZeneca. Negli Stati Uniti sono state distribuite complessivamente 124 milioni di dosi. Sul fronte nazionale, la Toscana è indietro (27%) sugli over80, mentre altre regioni hanno raggiunto una copertura del 40-50% degli anziani.

In arrivo rinforzi per il personale sanitario

Intanto prosegue l’arruolamento del personale. Si preparano a entrare in campo 164.800 medici, tra medici di famiglia, specializzandi, pediatri, odontoiatri, 270mila infermieri e 19mila farmacie. Per quanto riguarda la somministrazione del vaccino in farmacia, “il medico dev’essere presente in ogni sede vaccinale, comprese le farmacie e le parafarmacie” per garantire l’intervento in caso di necessità. La precisazione arriva dalla Federazione nazionale degli Ordini dei Medici.

Vaccini, l’Europa è in ritardo rispetto alla Gran Bretagna

Secondo il commissario europeo Thierry Breton, l’Europa registra un ritardo “di sole tre settimane“, rispetto a Stati Uniti e Gran Bretagna. Sul fronte nazionale, le proteste arrivano anche dai governatori delle Regioni: “Con una mail alla Regione Liguria sono state tagliate circa 60 mila dosi di AstraZeneca, cioè il 60% delle consegne di aprile, facendo saltare tutta la programmazione“, denuncia il governatore Giovanni Toti.