Vaccini in farmacia, ecco come funzioneranno

Nelle prossime settimane i vaccini contro il Covid-19 potranno essere somministrati anche in farmacia, sempre dopo essere stati contattati dalle autorità sanitarie o dopo essersi prenotati. Ecco quindi come funzioneranno

fiala vaccino
Foto Getty Images | Jon Cherry

Nelle settimane a venire a dare man forte a tutti medici già impegnati negli ospedali e negli hub vaccinali nella campagna di vaccinazioni contro il Covid-19 si aggiungeranno anche i farmacisti, gli odontoiatri, gli infermieri fuori dall’orario di lavoro e i pediatri di libera scelta. Secondo quanto disposto dal decreto legge Sostegni infatti, i vaccini più semplici da conservare, potranno essere somministrati in farmacia, dagli stessi farmacisti, dopo un corso di formazione di 16 ore che è stato già predisposto dall’Istituto superiore di sanità.

Non tutte le farmacie potranno somministrare i vaccini

Chiaramente, non tutte le farmacie italiane potranno aderire alla campagna vaccinale. Bisognerà infatti rispettare specifici requisiti relativi alla strutture dei locali e alle misure di sicurezza che saranno specificati più approfonditamente nei nei prossimi giorni da appositi accordi con i sindacati di categoria e l’ordine professionale, che comporranno un protocollo operativo. Si pensa comunque di riuscire a raggiungere un buon numero, se si contano le  farmacie che stanno già offrendo i tamponi antigenici rapidi e test sierologici. L’obiettivo sarebbe quello di arrivare già da aprile ad almeno 400mila dosi giornaliere.

Vaccini in farmacia, ecco come funzioneranno

Non ci si potrà recare in farmacia e fare la coda. Proprio come avviene ora per gli ospedali e gli hub vaccinali, bisognerà aspettare di essere contattati dalle autorità sanitarie o prenotarsi in base alla propria fascia d’età. Sarà poi il sistema a indicare come sede vaccinale la farmacia più vicina alla propria residenza.

I farmacisti potranno allestire un corner apposito all’interno del negozio, oppure potranno orientarsi per un gazebo esterno, proprio come accade già ora per i tamponi. A vigilare sulle operazioni dovrebbe esserci un medico, anche solo da remoto. Il decreto legge Sostegni infatti ha cancellato una norma precedente inserita nell’ultima legge di bilancio e ha escluso la presenza fisica e diretta di un medico per la vaccinazione.

Vaccini in farmacia, le critiche della Federazione degli ordini di medici e odontoiatri

Proprio su questo punto però la Federazione degli ordini di medici e odontoiatri si è opposta, presentando una serie di critiche e osservazioni a favore della sicurezza.“La giusta esigenza di accelerare e ampliare la campagna di vaccinazione non può andare a discapito della sicurezza” hanno fatto sapere dalla federazione.

Il presidente Filippo Anelli ha specificato che il vaccino deve essere somministrato: “Sempre sotto la supervisione, in presenza, di un medico, che possa raccogliere il consenso informato, valutare lo stato di salute del paziente e gestire in maniera pronta eventuali effetti collaterali”.