In seguito ai ritardi nelle forniture delle dosi di vaccino da parte di Pfizer e BioNtech, la vaccinazione per gli over 80 slitterà di 4 settimane e di circa 6-8 settimane per il resto della popolazione. La campagna per mettere in sicurezza gli over 80 si intensificherà, dunque, solo a fine febbraio. Ad annunciarlo è il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, nel corso di un’intervista a Domenica In su Rai1.
Vaccinazione, Pfizer: “Si torna a regime”
Circa 450mila dosi del vaccino sono attese già per oggi, intanto la multinazionale annuncia che dalla prossima settimana le consegne continueranno a essere quelle pattuite, per procedere regolarmente con la campagna di vaccinazione. Ma il ritardo resta e si somma alla comunicazione di Astrazeneca, per il cui vaccino è attesa a breve l’autorizzazione dell’Ema, riguardo al taglio delle forniture a livello europeo del 60%.
“Dalla prossima settimana la fornitura del vaccino da parte di Pfizer tornerà a regime“, ribadisce il colosso farmaceutico statunitense contattato da Sky Tg24. “Dall’8 al 18 Gennaio sono state inviate le fiale previste dal piano di ordinazione, poi c’è stata la riduzione a causa del riadattamento del sito produttivo belga di Puurs“, fanno sapere dalla Pfizer. E precisano: “Con la decisione del Governo di somministrare 6 dosi anziché 5, Pfizer ha ridotto il numero di fiale, ma non di dosi previste, che resta lo stesso“. Secondo quanto riferito da Pfizer, “quello che sta accadendo è frutto di un fraintendimento nel conteggio delle dosi che non è il conteggio delle fiale“.
Le dosi disponibili saranno usate per i richiami
Da domani le dosi a disposizione saranno utilizzate per effettuare il richiamo nei tempi previsti a coloro che hanno già ricevuto la prima dose, quindi soprattutto gli operatori sanitari. “Per ovviare ai problemi sulla linea produttiva servirebbe un accordo quadro a livello europeo – ha spiegato Sileri – che consentisse di operare per conto terzi, realizzando una sinergia tra le compagnie oggi operative e altre realtà attualmente non impegnate nella produzione dei vaccini. Questo potrebbe aumentare in maniera incisiva la velocità di produzione“.
UE pronta ad azione legale contro Pfizer
Intanto, l’Unione Europea manifesta l’intenzione di far rispettare i contratti firmati con la Pfizer, ricorrendo, se sarà necessario, anche a vie legali. Ad affermarlo è il presidente del consiglio europeo, Charles Michel, nel corso di un’intervista alla trasmissione ‘Grand Rendez-vous’ della radio Europe 1. “La bontà di un approccio che vede una negoziazione centralizzata come quella europea, è giusta”, ha aggiunto il presidente di Aifa Giorgo Palù. E ha concluso: “Trovo opportuno che sia l’Europa a trattare con le aziende“.
Si attende il via libera al vaccino AstraZeneca
Le persone vaccinate fino a oggi in Italia superano la quota di 1 milione e di queste 100mila hanno ricevuto anche il richiamo. Il via libera al vaccino di AstraZeneca dovrebbe riguardare la somministrazione del siero anche agli over 55, una decisione cruciale per il nostro paese, che proprio dalla multinazionale anglo-svedese, tagli alle forniture permettendo, attende gran parte delle dosi per ottenere l’immunità di gregge.