Articolo aggiornato il 10 Novembre 2023
Dopo la diffusione di alcune fake news in merito alla presunta eliminazione delle sacche di sangue delle persone vaccinate e all’impossibilità di donare dopo aver ricevuto il vaccino, sia l’Avis che il Centro Nazionale Sangue hanno voluto rassicurare tramite i propri rappresentanti l’assenza di controindicazioni per il soggetto vaccinato, sottolineando come non solo possa donare il sangue, ma che questo sia estremamente utile per l’alta percentuale di anticorpi contenuti.
Infatti, Giampietro Briola, presidente nazionale di Avis, ha spiegato che non ci sono assolutamente problemi nella donazione di sangue da parte di chi ha già ricevuto il vaccino per il Covid e ha aggiunto che dal plasma dei vaccinati, ricco di anticorpi, si possono ricavare immunoglobuline utilizzabili sotto forma di farmaci per i pazienti in fase iniziale, o come profilassi. La donazione, quindi, risulta ancora più specifica e necessaria. Briola ha quindi invitato tutti a donare il sangue e a non dare nessun peso alle notizie false, diffuse con troppa leggerezza.
Dello stesso avviso il Centro Nazionale Sangue, dal quale fanno sapere che il sangue donato anche dai vaccinati stia venendo usato regolarmente da mesi. Il direttore Vincenzo De Angelis ha sottolineato che è molto grave diffondere false informazioni sulla donazione di sangue, specie alla vigilia di un periodo come quello estivo, in cui storicamente si registrano carenze, ribadendo che il sangue dei vaccinati viene impiegato senza problemi. Più saranno i donatori immunizzati, ha aggiunto, e più saranno fatti progressi nella lotta al virus.
In ogni caso, a dettare le regole per quanto riguarda i donatori vaccinati è il Centro europeo per il controllo delle malattie, secondo le cui linee guida “i soggetti asintomatici vaccinati con virus inattivati, vaccini che non contengono agenti vivi o vaccini ricombinanti possono essere accettati alla donazione di sangue ed emocomponenti dopo almeno 48 ore da ciascun episodio vaccinale“.