L’uso di erbicidi è associato a un aumento dell’85% del rischio di melanoma

L'uso di erbicidi è associato a un aumento dell'85% del rischio di melanoma, a prescindere dal tipo di esposizione. A lanciare l'allarme è l'Intergruppo Melanoma Italiano

Uomo in un campo
Foto Getty Images | David McNew

L’uso degli erbicidi è associato ad un aumento dell’85% del rischio di melanoma, a prescindere dal tipo di esposizione. A lanciare l’allarme è l’Intergruppo Melanoma Italiano (IMI) che ha condotto una metanalisi su 184.389 persone arruolate in 9 studi indipendenti.

Lo scopo della ricerca, pubblicata sul Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology (JEADV), è quello di individuare un possibile collegamento tra il melanoma e l’esposizione ai pesticidi e indagare anche l’eventuale classe di pesticidi maggiormente implicati.

A causa dei preoccupanti dati preliminari emersi, l’associazione scientifica non-profit lancia un appello al mondo della ricerca sollecitando in particolare nuove indagini che possano valutare in modo più mirato tale correlazione.

Uso di erbicidi associato a un aumento del rischio di melanoma

“Qualunque uso di erbicidi sembra associato ad un aumentato rischio di melanoma cutaneo con un SRR (Summary Relative Risk) di 1.85 indipendentemente dal tipo di esposizione, che corrisponde ad un 85% di rischio in più rispetto a chi non li usa” ha sottolineato Sara Gandini dell’Istituto Europeo di Oncologia (Ieo) di Milano.

“Questo risultato però andrà confermato da ulteriori studi che tengano presenti di tutte le possibili fonti di distorsione come ad esempio la quantificazione dell’esposizione solare” ha poi concluso.

Non sembra esserci correlazione con uso di pesticidi o insetticidi

Al contrario, non sembra invece esserci un aumento del rischio di questa forma di tumore della pelle e l’uso di pesticidi o insetticidi. Le categorie più esposte sono dunaue agricoltori, vivaisti, appassionati di giardinaggio, insomma, tutti coloro che impiegano questi prodotti per professione o anche soltanto nel tempo libero.

“Il meccanismo che conduce a questo tumore maligno altamente aggressivo non è ancora completamente noto, anche se è molto probabile che l’esposizione ai raggi UV possa associarsi o addirittura potenziare il ruolo di queste sostanze chimiche” ha spiegato il presidente IMI, Ignazio Stanganelli, direttore della Skin Cancer Unit IRCCS IRST Romagna Cancer InstituteStanganelli.

“Gli agricoltori passano molto tempo all’aperto e l’aumento della temperatura cutanea dovuta all’esposizione al sole potrebbe incrementare ulteriormente l’assorbimento di queste molecole attraverso la pelle” ha detto infine.