Dall’America è in arrivo un nuovo vaccino come soluzione per smettere di fumare. Questo vizio, comune a tantissime persone, potrà essere eliminato grazie ad un vaccino di “geni” che ricercatori americani stanno sperimentando, per ora, sugli animali. Se i risultati futuri saranno positivi come quelli ottenuti sino ad ora allora i fumatori accaniti potranno sicuramente dire addio alla dipendenza da fumo ed alla gratificazione data da quest’ultimo. Nel corso degli anni gli studiosi hanno studiato e creato moltissimi trattamenti finalizzati a contrastare ed a minimizzare la tossicità della nicotina contenuta nel tabacco. Ricordiamo che gli effetti negativi del fumo non dipendono solo dalla nicotina ma anche da tutte altre sostanze catramose. Sino a questo punto dello studio i pareri sono positivi anche da parte di esperti italiani, come ad esempio il dottor Roberto Boffi, pneumologo e responsabile del Centro Antifumo dell’Istituto Tumori di Milano, che comunque sottolinea l’importanza di attendere i risultati a lungo termine.
Lo studio americano
In America si è svolto recentemente un importante studio ad opera di un gruppo di ricercatori del Weill Cornell Medical College di New York guidati dal dottor Ronald Crystal, genetista. In cosa consiste questa ricerca così importante? Gli studiosi hanno somministrato un vaccino costituito da una sequenza di geni, chiamati anche “anticorpi-Pacman”, creati dalle cellule del fegato. Questi ultimi riescono a neutralizzare, o “mangiare” (come appunto fa Pacman, nel videogioco, nei confronti di puntini disseminati nel labirinto) le molecole di nicotina prima che raggiungano il cervello e provochino il senso di gratificazione e di dipendenza accennato prima. La riduzione della nicotina circolante registrata dalle analisi è stata pari all’85%, inoltre l’effetto è risultato duraturo, senza effetti collaterali. Questi ultimi potevano affiorare a livello comportamentale, ma anche della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca.
Speranze future
Lo studio, pubblicato sul Science Translational Medicine, per ora è stato condotto su cavie da laboratorio, precisamente topi, ottenendo dei risultati più che positivi. Secondo gli scienziati tra qualche anno si potrà sperimentare il vaccino anche sugli uomini, e addirittura il prodotto potrà essere messo in commercio, se tutto dovesse andare per il meglio, tra cinque anni. Come sempre accade in queste ricerche occorre valutare tutti i rischi ed analizzare bene tutti i punti: quando si sperimenterà sull’uomo se vi saranno effetti collaterali e se l’effetto del vaccino potrà essere a lungo termine. Secondo gli scienziati il vaccino potrebbe essere utilizzato anche in età scolare per prevenire dal vizio del fumo. Se l’innocuità, l’efficacia a lungo termine, la mancanza di effetti collaterali saranno assicurati dai prossimi studi allora a quel punto si potrà credere in una soluzione per milioni di persone che sperano di potersi liberare dalla dipendenza del fumo.