L’influenza è un avversario estremamente sgradevole e quest’anno, come ammettono i virologi, avendo un’immunità inferiore a causa degli anni passati con le mascherine, sarà ancora più difficile da superare. I virus dell’influenza cambiano costantemente e formano nuovi sottotipi, ecco perché le persone possono contrarre l’influenza ripetutamente ed ecco perché il vaccino antinfluenzale viene adeguato e somministrato ogni anno. Ma c’è una nuova speranza: il vaccino antinfluenzale universale.
Il vaccino antinfluenzale universale: nuova speranza
vaccino antinfluenzaleFoto Unsplash | mufid majnunUno studio recente sta alimentando le speranze per un vaccino antinfluenzale universale che non dovrebbe solo aiutare contro le 20 varianti influenzali conosciute, ma potrebbe anche funzionare contro varianti precedentemente sconosciute.
“L’idea è di sviluppare un vaccino che dia alle persone un livello base di immunità a diversi ceppi di influenza in modo che ci siano molte meno malattie e morti nella prossima pandemia influenzale“, spiega il microbiologo Scott Hensley (University of Pennsylvania School of Medicine ).
Il professor Hensley è uno dei numerosi autori di uno studio sull’argomento pubblicato sulla rivista Science.
Nuovo vaccino antinfluenzale universale con tecnica mRNA
Per il nuovo tipo di vaccinazione antinfluenzale, il team di ricerca sta utilizzando un meccanismo che è stato utilizzato solo per un breve periodo, durante il Covid, ovvero la vaccinazione mRNA.
Nello studio è coinvolto anche Drew Weissman, direttore della ricerca sui vaccini presso l’Università della Pennyslvania e uno dei ricercatori che da molti anni fa ricerca approfondita sui vaccini a mRNA.
Le vaccinazioni mRNA introducono il codice genetico di una proteina virale nel corpo e, di conseguenza, il sistema immunitario reagisce a questo creando anticorpi.
Nel caso dell’influenza, i ricercatori utilizzano frammenti che si trovano in tutti i 20 ceppi noti di influenza A e B. “Con un vaccino convenzionale, sarebbe una grande sfida immunizzare contro tutti questi sottotipi, ma con la tecnologia dell’mRNA è relativamente facile“, sottolinea Hensley.
Non ci resta che attendere gli ulteriori progressi della ricerca scientifica.