Ulcera gastrica: dieta, sintomi e cura

L’ulcera gastrica è una lesione nelle pareti dello stomaco

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ulcera gastrica dieta sintomi curaL’ulcera gastrica è una lesione delle pareti dello stomaco. Più esattamente il suo nome sarebbe quello di ulcera peptica, la quale, quando interessa il duodeno, la parte superiore dell’intestino tenue, prende il nome di duodenale. Fra i sintomi più caratteristici un dolore che varia di intensità. Inoltre si possono presentare anche vomito e feci con tracce di sangue. Tutto ciò accade soprattutto nel caso in cui l’ulcera è sanguinante o perforata, andando a penetrare nel fegato o nel pancreas. Se si soffre di gastrite, è bene rimediare in tempo, per evitare complicazioni. A questo proposito un ruolo fondamentale è svolto dalla dieta. In ogni caso esiste anche una cura specifica, da attuare mediante il ricorso ad alcuni farmaci.

I sintomi

I sintomi dell’ulcera gastrica sono costituiti prevalentemente da bruciore e dolore allo stomaco. La sensazione dolorosa è determinata dal contatto degli acidi gastrici con la zona ulcerata. Di solito si avverte in una regione corporea, che comprende tutta la parte fra l’ombelico e lo sterno. È di durata variabile, tende a scatenarsi durante la notte e, in genere, peggiora a stomaco vuoto; nel corso di alcuni giorni o settimane può apparire e scomparire.
Il tutto va considerato anche in relazione alle cause dell’ulcera gastrica. Queste ultime possono essere rintracciate nell’abuso di alcool e nel fumo, i quali sono in grado di aumentare la quantità di acidi che irritano e corrodono la mucosa gastrica.
Anche l’uso eccessivo di analgesici può determinare il disturbo. Infatti, gli antinfiammatori non steroidei inibiscono la produzione di un enzima, che produce delle sostanze in grado di proteggere le pareti dello stomaco. Pure lo stress può contribuire a rendere più acuto il problema. Le complicanze possono arrivare fino al manifestarsi di un’ulcera maligna, la cui natura è diagnosticata tramite l’endoscopia e la biopsia.
Altre manifestazioni sintomatologie gravi sono rappresentate dalla nausea, dal vomito, dalle tracce di sangue, che si possono riscontrare anche nelle feci, dai cambiamenti dell’appetito e dalla perdita di peso.

La cura

La terapia dell’ulcera gastrica prevede il ricorso a medicinali specifici. In genere vengono utilizzati gli antiulcera, in grado di ridurre la quantità di acido cloridrico presente nell’apparato digerente. Il loro meccanismo d’azione consiste nell’impedire all’istamina di raggiungere i recettori, che stimolano la produzione degli acidi. Gli antiacidi inibiscono l’azione degli acidi gastrici già prodotti.
Il medico può prescrivere anche gli inibitori della pompa protonica. Si tratta di sostanze, come l’omeprazolo, l’esomeprazolo o il lansoprazolo, che bloccano i meccanismi che all’interno delle cellule secernono gli acidi. Utili possono essere anche gli agenti citoprotettivi, per proteggere le mucose dello stomaco e dell’intestino tenue. A volte è necessario ricorrere anche alla somministrazione di antibiotici, quando il problema è causato dal Helicobacter pylori. L’intervento chirurgico è da praticare soltanto se la patologia non risponde ai trattamenti farmacologici anche aggressivi.

La dieta

La dieta per l’ulcera gastrica implica il prendere in considerazione cosa mangiare e cosa invece è da evitare. I cibi a cui rinunciare sono costituiti prevalentemente da latticini, carne, salumi, pesce, dolci molto calorici, verdure che vengono digerite con difficoltà, come i peperoni, la cipolla, il porro, i legumi, i funghi. Da limitare anche il consumo di frutta secca.
Si deve fare ricorso ad alimenti che non causano una sensazione di pesantezza e che non siano irritanti. Si possono mangiare le verdure facilmente digeribili, come le carote, i pomodori e le zucchine. Tra i condimenti sono da privilegiare il succo di limone, le erbe aromatiche, l’aceto balsamico; meglio ridurre il sale.
Per cucinare bisognerebbe ricorrere alla cottura a vapore, alla lessatura e alla stufatura senza l’aggiunta di grassi. Sono da evitare le bevande gassate, il caffè (al limite va bene quello d’orzo). Si possono bere tisane, succhi di frutta diluiti e centrifugati di verdure.
È bene ricordarsi di non mangiare in fretta, di suddividere i pasti, anche minimi, nell’arco della giornata, di masticare con cura e di non assumere cibi né troppo caldi né troppo freddi.