Una nuova prospettiva si apre per i pazienti affetti da neuroblastoma, il più frequente tumore solido extracranico dell’infanzia, che colpisce in Italia circa 120 bambini ogni anno e nel 90% dei casi è diagnosticato prima del sesto anno di vita. La scoperta giunge dall’Istituto Gaslini di Genova, grazie a un importante studio, finanziato dalla Comunità Europea e attualmente da Airc, insieme al Laboratorio di Terapia Sperimentali in Oncologia. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica internazionale Journal of Experimental & Clinical Cancer Research.
Aumentare il bersagliamento farmacologico
Il laboratorio di Terapie Sperimentali in Oncologia di Irccs Istituto G. Gaslini si dedica da molti anni allo sviluppo di nanoparticelle lipidiche da utilizzare per incapsulare e veicolare farmaci anti-tumorali. Attualmente, “è alla ricerca di nuove proteine espresse dal tumore, e non dalle cellule sane, per provare ad aumentare selettivamente il bersagliamento farmacologico delle cellule di neuroblastoma“, spiega Mirco Ponzoni, direttore del Laboratorio. “In quest’ottica che si colloca la ricerca del dottor Pastorino“, aggiunge Ponzoni.
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Scoperta una proteina contro il neuroblastoma
Le ricerche condotte hanno mostrato che la proteina nucleare nucleolina è espressa sulle superficie esterna delle cellule di neuroblastoma. “Tale espressione è stata osservata non solo in linee tumorali cresciute in vitro, ma anche in cellule di neuroblastoma provenienti dai pazienti affetti da neuroblastoma sviluppato“, spiega Pastorino, promotore della ricerca.
Al lavoro per nuove terapie anti-tumorali
Si tratta di utilizzare “una formulazione liposomiale contenente il chemioterapico doxorubicina“, costruita per bersagliare in modo specifici le cellule di neuroblastoma esprimenti nucleolina. Tale formulazione ha evidenziato un potente effetto terapeutico, “maggiore di quello ottenuto dal farmaco in forma non liposomiale“, spiega Pastorino. Il risultato ottenuto dovrebbe consentire di sviluppare “nuove terapie anti-tumorali basate sul bersagliamento mirato del neuroblastoma” e con “auspicabile superamento della resistenza ai farmaci“.