La prevenzione, si sa, è la miglior alleata della salute, soprattutto quando il “nemico” da battere è il tumore. In particolare, eseguendo regolarmente il pap test, aumentano, e di molto, le probabilità di guarigione e di sopravvivenza per tumore al collo dell’utero. Un esame semplice, di routine, che tutte le donne dovrebbero fare con regolarità, per evidenziare tempestivamente le eventuali anomalie della cervice uterina.
La prova ulteriore dell’utilità del pap test, come arma di prevenzione e di screening di una delle forme tumorali ancora più diffuse tra le donne, il cancro del collo dell’utero, è arrivata da una ricerca condotta da un team di esperti del Karolinska Institutet, pubblicata sulle pagine del British Medical Journal.
Gli scienziati svedesi hanno coinvolto nella sperimentazione 1230 donne, alle quali è stato diagnosticato il tumore della cervice uterina tra il 1999 e il 2001. Analizzando questo consistente campione, i ricercatori hanno evidenziato un dato interessante: per le donne, in età di screening, sottoporsi regolarmente al pap test, significa aumentare le possibilità di guarigione e di sopravvivenza, in caso di tumore al collo dell’utero, del 92%.
Questione di tempestività e di diagnosi precoce, quindi. La tesi è stata avvalorata da un altro dato: i tre quarti delle donne morte in seguito alla comparsa del cancro uterino (373), non avevano eseguito il pap test nei periodi consigliati.
Il pap test non solo riduce il rischio di insorgenza del cancro al collo dell’utero, ma migliora l’efficacia delle terapie, in caso di comparsa, e la prognosi, aumentando notevolmente il tasso di guarigione e di sopravvivenza. Basti pensare che, in caso di diagnosi di tumore uterino non tempestiva, cioè effettuata sulla base dei primi sintomi della malattia, la percentuale di guarigione si attesta intorno al 66%.