Tumore alle ovaie, i sintomi da non sottovalutare: individuati permettono una diagnosi precoce

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La diagnois precoce è fondamentale per vincere il tumore alle ovaie (tantasalute.it)

Il tumore alle ovaie rappresenta uno degli spettri più temuti dalle donne, che possono pensare di non farcela quando viene diagnosticato. È bene quindi non sottovalutare alcuni possibili sintomi che possono fare pensare a questo.

Sottoporsi alla prevenzione per una donna resta fondamentale per prevenire eventuali malattie. È fondamentale, quindi, sottoporsi alla visita ginecologica con ecografia almeno una volta l’anno, alla mammografia (dai 40 in su) per cercare di individuare in maniera tempestiva il cancro al seno, ma anche al ‘famoso’ pap test.

Con questo termine non si fa altro che intendere quello strumento di screening indispensabile da prendere in considerazione se si vuole scoprire la presenza di un tumore alle ovaie. Seppure non particolarmente comune,  rappresenta quello che provoca il maggior numero di morti tra le neoplasie femminili. Anche in questo caso, quindi, più la diagnosi è precoce, più possibilità ci sono di guarigione.

Il tumore alle ovaie fa ancora paura: come riconoscere i sintomi

L’idea di avere un cancro non può che spaventare, nonostante ora la medicina abbia fatto passi da gigante e abbia reso guaribili patologie che prima non lo erano. Questo vale solo parzialmente per il tumore alle ovaie, che costituisce solo il 2.9% delle diagnosi di tumore. La sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi è pari solo al 50%.

Riuscire a individuarlo quando è solo a una fase iniziale rappresenta quindi lo strumento migliore per cercare di debellarlo. I sintomi finiscono però per essere riconducibili ad altri disturbi, proprio per questo non è così semplice individuarlo precocemente.

come prevenire tumore ovaie
Cosa fare per prevenire il tumore alle ovaie (tantasalute.it)

Ci sono però diversi test a cui può sottoporsi una donna e che possono rivelarsi determinanti. È il caso di esame ginecologico, ecografia pelvica, esame del sangue per il marker tumorale CA-125 e la tomografia computerizzata (TC) o la risonanza magnetica (MRI). Maggiore cautela dovrebbero inoltre averla le pazienti che hanno madre, figlia o sorella che hanno già maturato in passato un tumore alle ovaie perché hanno un rischio maggiore di poterlo contrarre. Questo può accadere anche a chi ha una storia familiare di cancro al seno, all’utero, all’utero, al colon o al retto.

I sintomi che possono fare ricondurre a un tumore alle ovaie possono essere riconducibili almeno inizialmente ad altre patologie, proprio per questo sarebbe bene parlare con il medico se si nota qualcosa si anomalo. A quel punto si potrà capire se sia necessario sottoporsi a esami specifici.

Tra i segnali che possono destare sospetti ci sono il gonfiore e dolore addominale, difficoltà a mangiare, nausea, stitichezza o diarrea, bisogno di urinare frequentemente e sensazione di pienezza. Molti possono collegare queste sensazioni però anche alla sindrome del colon irritabile alla sindrome premestruale. Si dovrebbe comunque non sottovalutare la situazione se il quadro clinico dovesse persistere per più di due settimane.

come riconoscere tumore ovaie
Come riconoscere il tumore alle ovaie: i segnali da non trascurare (tantasalute.it)

Tra i sintomi più specifici di questo tipo di cancro ce ne sono altri di cui sarebbe bene parlare con il proprio ginecologo di fiducia. È il caso di sanguinamento, vaginale anormale, stanchezza e perdita di peso non intenzionale e dolore durante i rapporti sessuali.

Ulteriori fattori di rischio possono essere rappresentati dalla mancanza di una gravidanza, precedenti personali di tumore (cancro al seno, all’utero, al colon e al retto), endometriosi, terapia ormonale effettata in menopausa ed età (nella maggior parte dei casi viene diagnosticato in chi ha più di 55 anni).