Articolo aggiornato il 29 Dicembre 2021
Il tumore al seno è la neoplasia più diagnosticata in assoluto nel nostro Paese. Ogni anno si verificano circa 55mila nuove diagnosi, e questo tipo di cancro rappresenta più del 30% di tutti i tumori che colpiscono le donne. Per la platea femminile, inoltre, è la prima causa di morte. Dai numeri è chiaro quanto questa sia una vera e propria emergenza, e la prevenzione è fondamentale. Recenti studi hanno messo in correlazione un regolare consumo di alcol con un maggior rischio di sviluppare il tumore al seno. Quali sono le evidenze finora emerse su questo legame?
Tumore al seno e alcol
L’alcol, soprattutto se consumato in eccesso e con regolarità, è responsabile di numerose patologie. Già da diverso tempo, gli scienziati hanno dimostrato che può anche aumentare il rischio di insorgenza del cancro al seno, fornendo alcune motivazioni per cui ciò potrebbe accadere. L’alcol agisce infatti in numerosi modi sul nostro organismo, influenzandone il benessere. Ad esempio, aumenta il livello di estrogeni (una delle cause di sviluppo del più frequente tipo di tumore al seno) e riduce l’assorbimento di sostanze importanti come i folati.
Inoltre l’alcol promuove lo stress ossidativo, che comporta un invecchiamento cellulare e un danneggiamento del Dna. La sua presenza nel corpo, poi, rende più difficile allo stesso liberarsi di altre sostanze cancerogene (come il tabacco). Senza contare che le sue calorie “vuote”, ovvero che non apportano alcun nutriente, fanno ingrassare con più facilità. E il peso corporeo eccessivo è un fattore di rischio ben noto per il tumore al seno.
Ma consumare alcol di quanto aumenta il rischio? Innanzitutto è bene comprendere che non vi è una quantità di alcol che si può bere senza avere alcun tipo di rischio. L’unico modo per azzerarlo consiste infatti nel non bere affatto. Un recente studio, pubblicato sul Journal of the American Medical Association, ha evidenziato che assumere da 3 a 6 porzioni di alcol a settimana aumenta la possibilità di insorgenza del cancro al seno del 15-20%. Possibilità che incrementa ulteriormente di un 10% per ogni bicchiere aggiuntivo.
Naturalmente, si parla di un consumo regolare. Un brindisi non è certo pericoloso e ce lo si può concedere a cuor leggero, purché non preceda (o segua) aperitivi frequenti. Per quanto riguarda il tipo di alcol assunto, non sembrano esservi differenze. Vino, birra o superalcolici: ciò che conta è solamente la quantità.