Articolo aggiornato il 3 Gennaio 2014
La tromboflebite è determinata da un trombo che ostruisce una o più vene. Di solito ricorre negli arti inferiori e può essere sia superficiale che profonda. Le cause della formazione dei trombi possono essere differenti, anche perché ci sono diversi fattori di rischio che determinano l’insorgenza del disturbo. I sintomi più evidenti sono il gonfiore, il rossore e il dolore nella zona colpita. La cura può essere messa in atto con appositi farmaci anticoagulanti e antitrombotici, con un bendaggio adeguato, con le calze elastiche o, infine, con la rimozione delle vene varicose.
Le cause
Le cause della tromboflebite consistono nella formazione di uno o di più trombi, i quali impediscono al sangue di circolare normalmente. I trombi si possono formare per ragioni differenti. Una lesione alla vena o un disturbo ereditario della coagulazione possono favorirli. Comunque è opportuno ricordare che non è mai salutare trascorrere molto tempo in posizione seduta. E’ bene sempre sgranchirsi le gambe, alzandosi per fare due passi.
Ci sono molti fattori di rischio che possono determinare il formarsi di un trombo. Fra questi, ci sono anche l’essere costretti a letto per un periodo prolungato, l’essere affetti da una paralisi degli arti superiori o inferiori, avere un pacemaker, essere in sovrappeso, soffrire di vene varicose, il fumo.
I sintomi
I sintomi della tromboflebite consistono innanzi tutto in un gonfiore che interessa la vena colpita. Quest’ultima diventa evidente, si presenta dura al tatto ed è interessata da un dolore acuto, che insorge anche in profondità, soprattutto quando si sta in piedi o si cammina. Alcuni soggetti hanno pure la febbre, anche se questa non è una circostanza che ricorre frequentemente. A parte il quadro sintomatologico topico, in genere non ci sono molti altri sintomi.
La cura
La cura per la tromboflebite è fatta anche a base di farmaci adatti a questo tipo di patologia. Il medico può prescrivere degli anticoagulanti e degli antitrombotici. Se, per alleviare il dolore, vogliamo prendere degli antidolorifici, come il paracetamolo, per evitare eventuali interferenze, dobbiamo prima consultare il nostro medico di fiducia. Se la tromboflebite è superficiale, si può prendere anche un comune antinfiammatorio e in questo caso non è necessario il ricovero in ospedale.
Altri tipi di terapia consistono nel bendaggio e nelle calze elastiche. Il primo viene effettuato con bende all’ossido di zinco, mentre le seconde, se portate con regolarità, aiutano a diminuire il rischio di complicazioni, oltre ad agire come prevenzione del problema. Nei casi più gravi il medico può consigliare la rimozione delle vene varicose. Si tratta di praticare un intervento chirurgico, chiamato stripping, che viene eseguito in day hospital. Per rimediare ad una vena completamente bloccata in modo grave, c’è anche l’intervento di bypass, praticato mediante l’inserimento di un tubicino.