Tristezza da ritorno a casa? combattetela a tavola

Cucina Contadina
L’estate sta finendo, si cantava un tempo, anzi, è proprio finita e con essa, il corpo a crogiolarsi al sole, la pelle dorata e bagnata dalla salsedine sono solo un ricordo, rimembranze di una stagione che, caldo e afa eccessiva a parte, è l’unica dell’anno dove è possibile vivere un tantino più spensieratamente approfittando, come si fa meno nelle altre stagioni, della luce naturale e della notte per dare sfogo a bagordi e qualche sfrenatezza in più. Ovvio che in queste condizioni il ritorno alla routine, al lavoro, agli impegni cadenzati con maniacale puntualità, rendono tutto più gravoso, aprono la strada a qualche forma latente di depressione minore, soprattutto nei primi giorni di ritorno a casa.
Ma contro il mal d’autunno esistono i rimedi e, quel che è più stupefacente sapere, le soluzioni si possono ritrovare anche a tavola, combattendo quel disagio che è in noi direttamente nel piatto ove mangiamo, come hanno scoperto i dietisti dell’Istituto clinico Humanitas Gavazzeni di Bergamo. “Un’alimentazione basata su frutta e verdura di stagione”, spiegano sulla newsletter dell’ospedale, è la chiave per battere il grigiore del cielo colorando la tavola. Il rosso dei melograni, il giallo delle patate, il verde di mele e pere, il viola dell’uva, l’arancio di cachi, zucche e carote, la gamma dei marroni di noci, nocciole e castagne: un arcobaleno di tinte e sapori che gli specialisti descrivono come “un vero e proprio fortino di salute”. In questo periodo, avvertono, “è particolarmente importante seguire una dieta equilibrata che sia in grado di darci il giusto apporto di vitamine, sali minerali e proteine di elevata qualità”.
 
Insomma, secondo questi paramedici, una sorta di cromoterapia che si opporrebbe ai disagi psichici del ritorno a casa, ma non è tutto, persino il ricorso alla frutta e verdura di stagione sarebbe utile per fronteggiare e prevenire disturbi cardiovascolari cui si aggiungerebbe l’apporto di micronutrienti ricavati da legumi, orzo e farro, compresa la possibilità di intervenire efficacemente anche contro l’anemia da scarsa concentrazione di ferro nel sangue, che potrebbe essere contrastata dalle lenticchie, ad esempio, che di questo elemento sono ricchi.
 
Dunque, si al ritorno alla cucina contadina di un tempo, quando “pasta e fagioli, pasta e ceci, pasta e lenticchie: piatti unici gustosi, genuini, nutrienti e ipocalorici”, erano la norma. “ E che dire del fungo, prelibato re della tavola d’autunno? “Ricco di fibra cellulosa (elemento primario della struttura del legno) e chitina (elemento primario della struttura dello scheletro degli animali) – ricordano i dietisti dell’Humanitas Gavazzeni – il fungo ha un apporto calorico bassissimo”, ma “è tra i frutti naturali il meno digeribile in assoluto e in grado di sviluppare facilmente fenomeni di intolleranze alimentari. Composto per la maggior parte di acqua, contiene minerali, zuccheri e idrati di carbonio, proteine differenti a seconda delle specie e alcune vitamine come la A e la D“.
 
Anche se per i funghi dovranno prevedersi delle importanti raccomandazioni e non soltanto riferite alla massima attenzione da prestare nel momento della raccolta per via della tossicità di certe specie velenose, ma anche nell’avvertenza di non conservarli mai in contenitori di alluminio o rame, per scongiurare lo sviluppo di composti tossici dovuti al contatto con questi metalli: meglio recipienti di terracotta, inox o vetro. I funghi, infine, sono sconsigliati alle persone con problemi gastrointestinali; sono tollerati in gravidanza, mentre va riservata maggiore attenzione ai bambini perché possono sviluppare allergie.
 
E che la cucina autunnale sana sia importante non ci sono più dubbi di sorta ma solo perché aiuta la psiche a superare al meglio la tristezza del ritorno a casa, ma perché predispone al meglio l’organismo di fronte allo stress invernale nel fronteggiare i mali di stagione, influenza compresa. Infatti gli esperti delle cliniche Gavazzeni bergamasche concludono dicendo che: “ bisogna privilegiare innanzitutto gli agrumi, che grazie al loro apporto di vitamina C sono necessari e fondamentali per chiunque voglia rafforzare le proprie difese immunitarie. Appena possibile, via libera quindi a spremute d’arancia e/o pompelmo, che insieme alle verdure e ai legumi come fagioli, ceci, farro e orzo sono i migliori alleati di una tavola tinta di colori autunnali”.
Fonte: Newsletter Cliniche Gavazzeni Bergamo