Articolo aggiornato il 1 Febbraio 2022
Seppure così piccolina, la tiroide svolge funzioni importantissime per il benessere dell’organismo. Tanto che un suo malfunzionamento si manifesta con sintomi molto diversi tra loro e di gravità variabile, tutti comunque da non sottovalutare. Per questo motivo è importante proteggerla, anche mediante l’assunzione di sostanze che hanno un ruolo chiave nel suo metabolismo. Tra queste, spicca senza alcun dubbio il selenio.
Selenio, l’importanza per la tiroide
La tiroide è una piccola ghiandola che si trova nella parte anteriore del collo, coinvolta in molte funzioni. È infatti deputata alla produzione di ormoni (chiamati per l’appunto ormoni tiroidei), i quali intervengono nello sviluppo neuropsichico, nel metabolismo, nella crescita ossea e nella salute cardiovascolare – solo per citare alcune loro attività. È facile dunque comprendere quanto sia importante mantenere in salute la tiroide. Per farlo, l’alimentazione è un buon punto di partenza.
Proprio tramite la dieta assumiamo quelle sostanze fondamentali per il corretto funzionamento della ghiandola. A questo proposito, di solito si parla di tiroide facendo riferimento allo iodio. Questo minerale è infatti contenuto negli ormoni tiroidei: di una sua carenza ne risente dunque la loro sintesi, e questa condizione dà origine all’ipotiroidismo. Ma c’è anche un altro prezioso elemento di cui non dobbiamo dimenticarci. Si tratta del selenio.
Tra i sali minerali, spicca per la sua potente azione antiossidante. Ed è proprio per questo che aiuta a proteggere la tiroide: contrastando la formazione dei radicali liberi, combatte il danno ossidativo a livello cellulare. Inoltre è importante perché partecipa alla sintesi degli ormoni tiroidei, proprio come lo iodio. Questo è il motivo per cui dovremmo integrare il selenio nella nostra dieta.
Quali sono gli alimenti che ne contengono maggiori quantità? Tra i più ricchi ci sono la carne di manzo e di maiale, le frattaglie, il pesce e i frutti di mare. Tuttavia il selenio è presente anche nei cereali, nel lievito di birra e nella frutta secca. Nelle verdure lo troviamo invece nei broccoli, nei cetrioli, nelle cipolle, nell’aglio e nei cavoli. In caso di carenza, è possibile assumere un integratore alimentare a base di selenio. Tuttavia deve essere prescritto dal medico, perché in dosi eccessive è pericoloso.