Di musicoterapia e di danzaterapia ci siamo occupati parecchie volte sulle pagine del nostro magazine, per diffondere la cultura della pratica di cura che parte dal presupposto che la musica può avere un effetto terapeutico, come anche il movimento coordinato del ballo.
Ma la danzaterapia, su cui oggi ci soffermiamo, è molto di più che semplice movimento per ballare: si tratta di concentrazione e di consapevolezza del movimento, che sono tanto più utili alla salute del corpo quanto più la persona dedica tempo e attenzione al suo ballare.
Ballare aiuta a rilassarsi, serve per allentare le tensioni e per stare bene con sè stessi, aiuta anche a dimagrire nei punti critici e ad aiutare il corpo a rassodare e rafforzare la muscolatura.
Ballare però porta molti benefici nascosti, se viene fatto con la mente oltre che con il corpo, carica di energia positiva e fa aumentare l’autostima, ballare aiuta a prevenire la depressione e a cancellare momenti di tristezza o di malinconia. Si pensi che la danza, nelle tribù primitive e nei popoli che hanno tradizioni antiche ancora in atto, serve per creare un gap in momenti importanti, come l’adolescenza, il matrimonio, una guerra, le iniziazioni, cacciare i mali, e questo non è frutto solo di credenze e di ideologia, ma di convincimento collettivo.
Ballare quindi serve per stare meglio e per avere maggiore fiducia in quello che si pensa, in bene e in male, singolarmente e collettivamente, ecco allora che diventa importante usare lo strumento del ballo per farsi del bene e per affrontare le proprie insicurezze: ad esempio attualmente la nostra società propone il ballo di gruppo durante le feste, il ballo liscio aiuta a conoscersi e a proteggersi e difendersi dalle malattie dell’invecchiamento, fa superare l’isolamento delle persone meno giovani e aiuta gli adolescenti a conoscere i primi partner.
La Dance Therapy, così chiamata in quanto resa nota dalla cultura anglofona, ad esempio, è un ausilio e un supporto alla psicoterapia, in chiave analitica e in chiave terapeutica, praticata come terapia di gruppo aiuta a fare emergere i lati nascosti del carattere di noi stessi.
Il movimento, letto e interpretato come comunicazione del proprio io al prossimo, viene poi descritto dalla persona che comunicherà che cosa sente ballando e quali sono i suoi sentimenti e le sue pulsioni in merito, un fatto questo, dal quale nascono parecchi punti di riflessioni per sviluppare una logica psicoterapeutica che punti alla relazione e non solo alla indagine introspettiva del singolo soggetto.
In foto Barbara Snook e un gruppo di Dance Therapy
Terapie alternative: la danzaterapia
LA musicoterapia e la danzaterapia aiutano il soggetto a esprimersi e a essere comunicativo, per uscire dal suo isolamento e per condividere esperienze uniche con il prossimo, ecco che diventa curativo laddove ci siano problemi legati alla depressione e alla difficoltà a creare relazione con l'altro
