Articolo aggiornato il 31 Marzo 2020
Tachicardia parossistica: quali sono le cause, i sintomi, i rimedi e la terapia? La tachicardia parossistica è un disturbo che comporta un’anomalia della frequenza cardiaca e colpisce solo lo 0,2% della popolazione mondiale. Questo tipo di tachicardia parossistica si presenta in modo improvviso e brusco, e spesso può destare preoccupazione nel soggetto che ne soffre. Ma di cosa si tratta? Nell’articolo che segue, analizziamo nel dettaglio gli aspetti fondamentali della tachicardia parossistica.
Cos’è
La tachicardia parossistica è un tipo di aritmia cardiaca caratterizzata da un improvvisa alterazione del battito del cuore. Questo disturbo, conosciuto anche come sindrome di Bouveret-Hoffmann, in gergo medico è definito tachicardia parossistica da rientro o tachicardia da rientro del nodo atrioventricolare.
La tachicardia parossistica è causata da un’anomalia della contrazione cardiaca, che invece di partire dal nodo senoatriale (regolare punto di origine dell’impulso) parte dal nodo atrioventricolare. Questa particolare condizione compare improvvisamente e bruscamente, destando molta preoccupazione nel paziente che ne è affetto.
Cause
Le cause che scatenano la tachicardia parossistica possono essere di natura fisiologica o correlate ad una patologia pregressa. Le cause fisiologiche che possono provocare una tachicardia parossistica sono:
- Esercizio fisico: la tachicardia parossistica può manifestarsi dopo un’intensa attività fisica.
- Forti emozioni: questo disturbo può comparire in caso di forti reazioni emotivo o in seguito ad uno shock.
- Sbalzi ormonali: in caso di ciclo mestruale, sintomi della menopausa oppure durante la gravidanza può verificarsi un episodio di tachicardia parossistica.
- Attacchi di ansia: durante un attacco di ansia può verificarsi questo fenomeno improvviso.
Episodi di tachicardia parossistica possono verificarsi anche nei bambini sani durante la prima infanzia, e la ragione risiede negli aspetti anatomici del cuore infantile.
La situazione è diversa quando i soggetti in cui si verifica una tachicardia parossistica soffrono di cardiopatie o altre patologie, in questo caso, l’insorgenza del disturbo è da attribuire alla patologia stessa, e quelle più comuni legate alla tachicardia sono:
- Cardiopatie reumatiche (causate da una malattia reumatica)
- Ipertiroidismo
- Cardiopatie congenite
- Sindrome di Wolff-Parkinson-White (nei bambini)
- Cardiomiopatie
- Malattie vascolari cerebrali
- Cardiopatie ischemiche
Sintomi
I sintomi della tachicardia parossistica variano in base all’associazione del disturbo di origine. Un soggetto che soffre di tachicardia parossistica senza avere una patologia specifica, comunemente manifesta delle palpitazioni improvvise come unico sintomo, mentre chi soffre di cardiopatie o altre malattie sopra elencate, principalmente mostra questi sintomi:
- Cardiopalmo: la tachicardia parossistica si presenta inizialmente con un brusco aumento della frequenza cardiaca.
- Dispnea: la respirazione difficoltosa insorge soprattutto nei soggetti che soffrono di cardiopatie, in quanto la tachicardia comporta un malfunzionamento del cuore con la conseguenza di un insufficiente apporto di sangue ossigenato ai tessuti.
- Ortopnea: è la respirazione difficoltosa in posizione sdraiata. Questo sintomo è comune nei soggetti che soffrono di stenosi mitralica. In questo caso possono verificarsi episodi di tachicardia parossistica durante il riposo notturno.
- Dolore al petto: questo sintomo si manifesta soprattutto nei pazienti con cardiopatie ischemiche causate da arteriosclerosi o stenosi aortica.
- Vertigini, disturbi alla vista, sincope: questi sintomi compaiono in presenza di malattie vascolari cerebrali, a causa di uno scarso afflusso di sangue ossigenato al cervello.
Rimedi
Se la tachicardia parossistica è di natura fisiologica come stress, attività fisica, sbalzi ormonali o altro, possiamo intervenire direttamente sulle cause che la provocano con i seguenti rimedi:
- Cambiare attività fisica: alcune attività sportive come la corsa, lo spinning, il nuoto, etc., possono mettere sotto forte stress il cuore e provocare degli eventi di tachicardia. In questo caso, la cosa migliore da fare è smettere di praticare quel determinato sport e dedicarsi ad un’attività fisica più leggera e adatta al proprio organismo.
- Abbandonare ansia e stress: l’ansia e lo stress possono essere tenuti sotto controllo con alcuni rimedi naturali fitoterapici come tiglio, biancospino, melissa, passiflora, camomilla o valeriana oppure con rimedi alternativi come la medicina ayurvedica, il tai chi, lo yoga, l’aromaterapia o la cromoterapia. L’unica regola fondamentale per abbandonare l’ansia e lo stress è impegnarsi e cercare di rilassarsi appena possibile.
- Contro gli scompensi ormonali: se l’origine della tachicardia parossistica è di natura ormonale, possiamo affidarci alle proprietà benefiche di agnocasto, melissa, trifoglio rosso, salvia officinale, lavanda.
In ogni caso, prima di utilizzare un rimedio naturale contro la tachicardia parossistica, è bene chiedere consiglio al proprio medico, che vi aiuterà ad individuare la natura del disturbo.
Terapia
Quando la tachicardia parossistica è di origine patologica, è necessario ricorrere ad una terapia mirata a curare la patologia che la causa. Se la causa di origine è un disturbo cardiaco o altre patologie, le terapie comuni sono di tipo farmacologico, elettrico o chirurgico. I farmaci antitachicardici più indicati sono:
- Antiaritmici
- Betabloccanti
- Calcio antagonisti
Per terapia elettrica si intende sottoporre il cuore ad uno stimolo elettrico, mediate un pacemaker, che interrompe la tachicardia e riporta la frequenza cardiaca al normale ritmo; i dispositivi comunemente utilizzati sono di due tipi: automatici, in grado di riconoscere l’episodio di tachicardia e mandare l’impulso corretto, oppure a controllo esterno, cioè azionati dal paziente nel momento del bisogno.
L’intervento chirurgico per la tachicardia parossistica risulta opportuno nel momento in cui c’è la presenza di una cardiopatia particolare e risolvibile solo con la chirurgia, che mira a risolvere la stessa e di conseguenza la tachicardia associata.