Il sushi ormai è entrato a far parte della nostra cultura culinaria, ma c’è solo un modo per scoprire se è davvero buono.
La cucina italiana è stata votata come la più buona al mondo e anche noi stessi possiamo confermarlo dato che presenta una varietà e una qualità di prodotti davvero impressionante. Nonostante questo però ogni tanto ci viene quella voglia di provare la cucina di altri paesi che ormai è entrata a far parte della cultura del nostro paese in tutto e per tutto. Tra i prodotti etnici più consumati in Italia c’è sicuramente il sushi.
Sono ormai diversi anni che questa pietanza ha “invaso” la nostra cultura e anno dopo anno la richiesta per questo particolare prodotto è aumentata sempre di più. Al giorno d’oggi sono tantissimi i ristoranti specializzati in cucina giapponese che preparano solo varietà di sushi in Italia, ma possiamo trovarlo anche semplicemente al supermercato e talvolta addirittura al banco pescheria. Come ogni prodotto estero se da una parte ci sono tante persone che lo adorano, dall’altra c’è sempre una parte di popolazione che non solo non lo apprezza, ma lo demonizza.
È davvero così pericoloso come si dice in giro?
Chiaramente quando si parla di un prodotto che arriva dall’estero non si è mai convinti al 100% di quello che si sta mangiando, anche perché è davvero difficile cambiare la nostra cultura culinaria. In particolare il sushi non è visto di buon occhio proprio per la sua preparazione a base di pesce crudo che, come sappiamo, può essere davvero molto pericoloso se preparato in maniera sbagliata. Questo ha fatto crescere in tante persone la paura di intossicazioni alimentari o infezioni.

Bisogna specificare che la preparazione del sushi proprio è una delle più attente e accurate possibili dato che il rischio è leggermente più alto rispetto ad altri tipi di pietanza. Il pesce che viene inserito nei vari pezzi è in realtà abbattuto per eliminare ogni traccia di parassita o batterio che possa causare infezioni al nostro corpo. Il rischio è davvero minimo, ma c’è comunque un modo per riconoscere quando il sushi è davvero buono e preparato con dovizia di particolari.
Il primo passo per riconoscere, o quantomeno avere una probabilità più alta che il sushi sia davvero buono, è quello di affidarsi a esperti del settore. In Italia ci sono davvero tante catene “all you can eat“, che in tanti casi offrono un prodotto qualitativamente inferiore rispetto a un ristorante alla carta, ma questo ovviamente non vale in senso assoluto. Col pesce, che sia cotto o crudo, bisogna in ogni caso fare molta attenzione perché rientra tra gli allergeni più comuni.
Una delle possibili insidie per quanto riguarda il pesce crudo è sicuramente l’Anisakis, una parassita dei pesci che può finire nel nostro intestino. Se però il pesce è sviscerato e abbattuto correttamente non c’è pericolo e il sushi si può mangiare tranquillamente senza alcun problema.