Primo studio al mondo in Italia: Argon, il gas che preserva i neuroni del cervello dopo un infarto

Il Gas Argon riesce a salvare i neuroni dopo un arresto cardiaco. Lo studio, testato su alcuni pazienti, è il primo al mondo ed è stato portato avanti dal Policlinico di Milano. Scopriamo i dettagli.

foto di neuroni
Foto Pixabay | geralt

Il Gas Argon riesce a salvare i neuroni dopo un arresto cardiaco. Lo studio, testato su alcuni pazienti, è il primo al mondo ed è stato portato avanti dal Policlinico di Milano. 

Questo gas  sarebbe in grado di proteggere il cervello dei pazienti post infarto, limitando i danni neurologici e cognitivi. 

La scoperta arriva da Milano, dove il primo paziente al mondo è stato trattato con questo gas con ottimi risultati.

La prima scoperta al mondo al Policlinico di Milano sulle funzioni del gas argon

Il paziente trattato con questo gaso è un uomo sulla sessantina che, dopo aver trascorso una settimana in ospedale, è ritornato al suo domicilio, perfettamente guarito.

Un risultato straordinario per il nostro paese dove circa l’8% di persone che sopravvivono ad un arresto cardiaco non ha danni neurologici.

L’idea di utilizzare l’argon per curare i pazienti in arresto cardiaco è oggetto di studi scientifici dal 2012.

La ricerca è partita grazie ad un’intuizione del dottor Giuseppe Ristagno, anestesista del Dipartimento di Anestesia-Rianimazione e Pronto Soccorso. Dopo 10 anni di ottimi risultati con gli esperimenti sugli animali, quest’anno c’è stato il primo test su essere umano.

La spiegazione sul gas argon data dal Professor Ristagno

Il professor Ristagno, spiega che dopo un arresto cardiaco, il cervello soffre per la mancanza di ossigeno. Questo compromette i neuroni.

L’argon è un gas inerte, molto stabile e che reagisce involontariamente con altri elementi chimici. Costituisce quasi l’1% della nostra atmosfera.

Secondo il Professor Ristagno, questo gas ha un effetto strabiliante sui mitocondri. Quando manca l’ossigeno i mitocondri nei neuroni soffrono per primi, il che porta successivamente alla morte delle cellule che li contengono.

Il gas argon permette ai mitocondri di essere più resistenti alla mancanza temporanea di ossigeno, in pratica, protegge i neuroni, dando loro tempo prezioso per sopravvivere il più indenne possibile agli effetti dell’arresto cardiaco.

L’idea è di proseguire lo studio con la collaborazione di altre istituzioni. Una scoperta del genere può rivoluzionare completamente il trattamento dell’infarto e delle conseguenze sulla mente.