Parlare di nuove indicazioni in ambito alle statine ci offre l’occasione buona per ricordare i vantaggi che questi farmaci hanno apportato alla medicina moderna da quando si sono affacciati sul mercato, vantaggi riscontrati, in primis, nel tenere sotto controllo i valori del colesterolo evitando quelle forme di ipercolesterolemia tanto deleterie per la circolazione sanguigna con conseguenze quali icuts e infarti.
Ma il ruolo delle statine non si limita a ciò, basti pensare alla funzione svolta da questi farmaci a livello dei vasi dove esercitano un’azione protettiva degli stessi irrobustendo quella membrana denominata endotelio ed evitando, soprattutto se la cura con le statine viene iniziata prima che i danni siano stati fatti, la formazione della placca aterosclerotica in grado di provocare persino la morte del paziente.
Visto che la scienza in generale e la stessa farmacologia sono discipline in eterno divenire, ricordiamo l’approvazione da parte dell’Unione Europea all’estensione di indicazione di un farmaco anticolesterolo quale la rosuvastatina ( Crestor il nome commerciale ) che, in aggiunta a tutto quanto descritto circa le sue funzioni, oggi viene approvato anche nella prevenzione degli eventi cardiovascolari maggiori in quei pazienti ad alto rischio.
Si è giunti a ciò studiando l’effetto della Rosuvastatina su 17.802 pazienti in uno Studio denominato Jupiter dove si è evidenziato il ruolo manifestato dal farmaco capace di ridurre gli ictus del 48%, di diminuire l’insorgenza di infarti nel 54% e di partecipare alla rivascolarizzazione arteriale nel 46% dei casi . L’approvazione a questa estensione di indicazioni varrà in 19 Paesi Comunitari.
Statine: nuove indicazioni per la Rosuvastatina
Sempre più permeante il ruolo che le statine, farmaci inizialmente nate solamente per abbassare i tassi elevati di colesterolo, esercitano a livello della circolazione e dunque nella prevenzione di ictus e infarti
