Stanchezza primaverile: combattiamola così

La sensazione di stanchezza a primavera può riguardare tutti. Alimentazione, riposo e sonno danno una mano, ma un valido aiuto possiamo ricavarlo anche dalle sostanze naturali.

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Avvertiamo la tipica sensazione di stanchezza primaverile quando le circostanze esterne richiedono al nostro organismo un surplus di lavoro fisico e mentale, che altera l’attività biologica delle nostre cellule, affaticandole. Si tratta di una condizione che tutti abbiamo vissuto, in fasi alterne e diverse della nostra esistenza, da bambini e da adulti.
A quell’affaticamento generale che avvertiamo quando lavoriamo o studiamo troppo o quando i ritmi della vita quotidiana si fanno frenetici, sappiamo come far fronte: un po’ di riposo, qualche momento di relax e in genere, dopo, siamo pronti a ripartire più carichi di prima. Ma quando non passa?

Stanchezza primaverile: cosa fare?

Ci sono casi in cui però ci sentiamo più spossati del solito, e spesso questo coincide con momenti specifici della nostra quotidianità: ad esempio nei cambi di stagione, o in prossimità di picchi di lavoro.
Il nostro organismo sembra non riuscire a adattarsi a queste condizioni di super attività, si indebolisce, si stressa. In questi casi le strategie da mettere in atto sono diverse, e devono comprendere diversi fattori.

Alimentazione

L’alimentazione deve essere sana, bilanciata, povera di grassi e invece abbondare di frutta, verdura, in particolare a foglia verde, cereali integrali, e tanta acqua, che idrata il corpo e gli permette di eliminare le tossine. Anche le tisane aiutano il fisico a idratarsi, eliminare le tossine e a sentirsi meno spossato: ortica, tarassaco, bardana e gramigna, anche le foglie di betulla sono il miglior rimedio per la stanchezza primaverile.

Sport

Il movimento, adatto alla propria costituzione, ma regolare, sarà fondamentale al fine di rimuovere i classici sintomi della stanchezza primaverile. Passeggiate, bicicletta (o cyclette), piccole escursioni andranno benissimo. Allo sport va sempre alternato un periodo di riposo, e specialmente parliamo di sonno notturno; è poi consentito, anzi addirittura consigliato, concedersi momenti di stacco dal lavoro o dalle attività di routine, ad esempio facendo un sonnellino di pochi minuti al pomeriggio, o bere una tisana.

Integratori per stanchezza primaverile: dalle piante un aiuto efficace

Un aiuto serio ed efficace, poi, può venire dalle sostanze naturali. Da studi che valutano la composizione delle piante e come le sostanze interagiscono col nostro organismo, è ampiamente dimostrato che piante come l’Eleuterococco, il Ginseng, il Ginkgo, l’Acerola, il Mirtillo, il Sambuco, la Mora e la Pappa Reale, opportunamente miscelate, sono in grado di aiutare l’organismo a rimodulare l’attività biologica delle cellule, respingendo i sintomi dell’affaticamento.
Va da sé che qualora i sintomi di stanchezza persistessero e impedissero la conduzione di una vita normale, sarà bene consultare il medico.