La stanchezza mentale è una di quelle patologie che affligge moltissime persone. La sensazione è quella di sentirsi sempre stanchi, di alzarsi dal letto la mattina con il pensiero rivolto a tutte le fatiche che si devono affrontare tendendo a rifiutare tutti quegli impegni che si sentono come in più. Una sensazione che fa vivere chi ne soffre in uno stato di continua carenza di energie psicofisiche e che può essere dettato da momenti particolari di stress. Ecco, quindi, quali sono i sintomi, le cause e soprattutto i rimedi per uscirne.
Sintomi fisici e psichici della stanchezza mentale
Differenti sono i sintomi che la stanchezza cronica porta ad avere a livello fisico. La stanchezza mentale si riversa sul corpo, determinando differenti disturbi:
- accelerazione del battito cardiaco,
- insonnia,
- dolori muscolari,
- crampi allo stomaco,
- diarrea,
- colite,
- bisogno di urinare in modo frequente,
- abbassamento delle difese immunitarie.
La stanchezza mentale, inoltre, si manifesta con una serie di comportamenti che ci fanno agire in modo sbagliato e rappresentano dei segnali precisi di quanto sta accadendo nella nostra mente, di quella confusione mentale e di quel senso di irritabilità, che ci portano a sentirci sempre privi di energia. I sintomi tipici, in questo caso, sono vuoti di memoria, scarsa capacità di mantenere la concentrazione, sonnolenza nonostante un adeguato riposo notturno e difficoltà a mantenere il filo del discorso quando si parla con un interlocutore.
Cause, diagnosi e cura
Diverse possono essere le cause che possono portare alla stanchezza mentale. In generale ci si sente più scarichi dopo aver attraversato momenti di stress eccessivi, di fronte ai quali le energie psicofisiche non riescono ad essere sufficienti come un lavoro troppo impegnativo, la mancanza di allenamento, disidratazione, depressione, malattie come diabete, anemia o ipertiroidismo.
La diagnosi della stanchezza mentale non può prescindere da un consulto medico anche se in realtà non esistono esami specifici. Più che altro il disturbo viene diagnosticato escludendo la presenza di eventuali altre cause che potrebbero essere fonte di stanchezza, come la narcolessia, l’epatite B, l’epatite C, l’abuso di alcol e droghe, disturbi immunitari e disturbi alimentari. Fondamentale, in questo caso, eliminare le cause che stanno alla base della stanchezza psicofisica, tutti quei motivi che hanno provocato questa sensazione di abbattimento. Un programma preciso per riprendersi parte da una dieta bilanciata e un regolare esercizio fisico. In questo modo si riesce a fornire energia in maniera costante all’organismo, nel corso della giornata.
Alimentazione
L’alimentazione può dare un importante contributo nel combattere la stanchezza mentale. Sono da evitare gli alimenti confezionati, quelli troppo ricchi di zucchero raffinato. Si può seguire, invece, una dieta tipicamente mediterranea, che prevede il consumo di cereali integrali, legumi, pesce, olio extravergine d’oliva, semi oleosi, frutta e verdura di stagione, alimenti ricchi di magnesio, come arachidi, mandorle, piselli e verdure di colore verde.
Attraverso la dieta opportuna si deve provvedere anche a bilanciare la glicemia e a garantire la funzionalità del fegato. Se quest’ultimo perde la sua capacità detossificante, potrebbe verificarsi un peggioramento della spossatezza. E’ importante anche assicurare la presenza di una buona flora batterica intestinale, per fare in modo che non si abbia un passaggio di tossine dall’intestino al resto dell’organismo.
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Rimedi
Alcuni consigli possono essere molto utili. Si tratta di piccole strategie da applicare nella vita quotidiana, in modo da favorire il rilassamento e stimolare il buonumore:
- lavorare con serenità senza troppa ansia da prestazione,
- studiare con metodo ponendosi degli obiettivi quotidiani,
- fare delle pause frequenti, quando si sta per molte ore davanti al computer,
- ascoltare buona musica,
- dormire bene almeno 7-8 ore per notte, cercando di andare a letto sempre alla stessa ora,
- concedersi dei momenti specifici da dedicare alla cura della persona, con massaggi, manicure, pedicure,
- dedicarsi più spesso a momenti di intimità e di scambio di tenerezze con il proprio partner,
- svegliarsi la mattina con un po’ di anticipo, in modo da prendersi il giusto tempo per svegliarsi e per fare colazione, prima di uscire e di affrontare gli impegni quotidiani.
Rimedi naturali
Alcune soluzioni dettate dalla natura possono fare la differenza. Usiamo dei prodotti capaci di essere tonificanti e ricostituenti. Ci possono dare una mano:
- gli infusi con due pizzichi di rosmarino, due pizzichi di menta piperita, due pizzichi di finocchio,
- ginseng – le sue radici da lasciare in infusione e da bere ci aiutano a ridurre la percezione della fatica ed apportano grande energia e vitalità,
- rhodiola – anche le proprietà di questa pianta vanno sfruttate sotto forma di tisana, da bere soprattutto prima di andare a dormire. Aiuta a combattere l’affaticamento, migliora la qualità del sonno e ha un effetto protettivo nei confronti del cuore,
- acai – bevuto sotto forma di infuso, contiene molti nutrienti rivitalizzanti e ci aiuta a contrastare l’affaticamento e lo stress,
- schisandra – una tisana a base di questa pianta ci aiuta a darci una carica in più contro gli stati in cui ci ritroviamo a disperdere eccessivamente le nostre energie. Viene utilizzata spesso come antiossidante, per combattere i disturbi metabolici soprattutto a carico del fegato,
- fiori di Bach – i fiori di Bach maggiormente utilizzati per combattere la stanchezza mentale sono: Olive, Oak, Elm, Centaury,
- aromaterapia – per contrastare gli stati di affaticamento, usiamo alcuni oli essenziali, diffondendoli nell’ambiente o mettendone 10 gocce nella vasca da bagno. Possono essere importanti l’olio essenziale di rosmarino, quello di timo, quello di pino silvestre e quello di zenzero.