Gli ormoni stimolano diverse aree del nostro cervello. Ecco i sintomi che ti fanno capire che sono in squilibrio.
Gli ormoni influenzano tutte le funzioni del corpo: la fame, il sonno, il desiderio sessuale, il metabolismo, l’umore. Se ne contano circa 50 nel nostro organismo e, a seconda di quello in squilibrio, accuserai diversi disturbi.
Gli squilibri ormonali possono essere temporanei oppure cronici e quindi protrarsi nel lungo periodo fino a che la causa che li ha scatenati non viene rimossa. Capire, però, se c’è qualcosa che non va nel nostro corpo in tale senso, non è affatto difficile.
Esistono, infatti, alcuni chiari sintomi, segnali di uno squilibrio ormonale a cui bisogna prestare davvero attenzione.
Quali sono i sintomi a cui prestare attenzione in caso di squilibrio
Gli squilibri ormonali derivano quasi sempre da diete alimentari sbilanciate (non assumi abbastanza proteine o grassi sani), dal poco movimento e dallo stress. Quindi, per evitare che i tuoi ormoni impazziscano, segui una dieta equilibrata, pratica sport leggeri (che non stimolano il cortisolo ma che ti aiutano a ridurre i livelli di insulina), riposa a sufficienza e assumi integratori naturali a base di minerali, probiotici e vitamina D.

Ecco quali sono i sintomi da non sottovalutare che ti fanno capire che sei davanti a degli squilibri ormonali:
- Ovaio policistico: è una sindrome ormonale causata da un malfunzionamento dell’ovaio. I segnali più evidenti che ti fanno capire di soffrirne sono la comparsa di brufoli (su viso, addome e seno), peluria e ciclo irregolare. Questi disturbi sono causati da un’alterata produzione di estrogeni e progesterone ma anche da una maggiore quantità di testosterone (questo provoca la comparsa di brufoli, problemi di sovrappeso e di capelli grassi). Quando ti accorgi di avere questi sintomi, recati dal tuo ginecologo e effettua degli esami del sangue per valutare i livelli degli ormoni sessuali (dosaggio dell’LH e FSH, testosterone libero e totale);
- Ipotiroidismo: umore ballerino e perdita di capelli sono i sintomi di questo problema. Fai degli esami del sangue, in particolare valutando il dosaggio del TSH e quello delle frazioni libere degli ormoni tiroidei, l’FT3 e l’FT4. Il medico potrà a questo punto prescrivere una terapia ormonale sostitutiva;
- Ipertiroidismo: hai la tachicardia? Sei agitata? La tua tiroide sta producendo troppi anticorpi e il tuo organismo li scatena erroneamente contro la ghiandola. Il battito cardiaco accelera per questo motivo, il metabolismo impazzisce. Diventi irrequieta, non riesci a dormire, sudi troppo e inizi a perdere peso. Inoltre, potresti avere anche delle alterazioni nel ciclo. Effettua delle analisi del sangue per valutare la funzionalità della tiroide: TSH, FT3 , FT4, TRAB (anticorpi anti-recettore del TSH). Il medico potrà prescriverti farmaci antitiroidei a base di metimazolo, per periodi limitati, che aiutano a ridurre la sintesi degli ormoni.

Ci sono altri sintomi che ti allertano della presenza di squilibri ormonali nel tuo organismo. Sono per lo più cambiamenti “emotivi” che potresti scambiare per altro ma fai attenzione, se si verificano più spesso del normale, ti stanno indicando che c’è uno squilibrio ormonale.
- Calo del desiderio sessuale e spossatezza: alla fine dell’età fertile, il testosterone, l’ormone del desiderio, si riduce del 50%, e il DHEA, uno dei più importanti ormoni del nostro organismo, scende del 70-80%. Ecco perché ad accusare questi sintomi sono soprattutto le donne in menopausa. Per risolvere e alleviare la situazione, dopo i dosaggi ormonali, se la diagnosi è confermata e le condizioni di salute della donna lo consentono, il dottore può prescrivere la terapia ormonale sostituitiva;
- Nervosismo: il cortisolo è un altro ormone molto importante nel nostro organismo. È grazie a questo che abbiamo il tempismo per reagire in situazioni di emergenza ma, quando il suo valore è troppo elevato (ad esempio durante periodi di stress), iniziano i problemi. Infatti, le difese immunitarie calano, aumentano la pressione e la glicemia. Fare attività fisica o di tipo aerobico ma anche yoga o meditazione, possono aiutare a riportare il cortisolo ai suoi valori normali. La parola d’ordine è moderazione, meglio non esagerare con la palestra.