Smog: gli effetti nocivi per la salute

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Lo smog può determinare molti effetti nocivi per la salute. I peggiori sono quelli derivanti dall’azione delle polveri sottili, particelle inquinanti sospese nell’aria, come biossido di azoto, ozono troposferico, benzoapirene, derivanti principalmente dalla combustione dei carburanti e che possono provocare mal di testa, irritazioni agli occhi, al naso e alla gola, asma, infezioni e infiammazioni dell’apparato respiratorio e perfino un impatto negativo su fegato, milza e sangue.

Gli effetti negativi

Uno degli effetti più diffusi dell’inquinamento consiste nello sviluppo di diversi problemi che interessano l’apparato respiratorio. Le principali difficoltà comprendono:

  • sinusite, infiammazione con edema e accumulo di muco nei seni paranasali,
  • dispnea, sensazione di respirazione difficile e forzata. Viene descritta come affanno e fame d’aria e con un senso di pressione sul torace,
  • tosse,
  • riduzione della capacità respiratoria, soprattutto a carico dell’apparato respiratorio dei bambini, che è più debole o delicato,
  • malattie respiratorie, tra cui l’asma,
  • allergie,
  • arteriosclerosi, indurimento delle arterie provocato dall’alterazione della struttura delle loro pareti. La conseguenza più immediata consiste nei disturbi della circolazione del sangue,
  • riduzione della funzione polmonare,
  • pneumopatia cronica ostruttiva, una malattia dell’apparato respiratorio caratterizzata dall’ostruzione irreversibile delle vie aeree, con sintomi come tosse cronica e infezioni dell’apparato respiratorio,
    tumore ai polmoni.

Studi scientifici dimostrano che gli effetti degli agenti inquinanti sul nostro organismo possono accorciare la vita in media di 9 mesi, determinando anche effetti sullo sviluppo cognitivo e sulla salute riproduttiva.

Come difendersi

Le strategie per difendersi dallo smog sono molte e si basano sull’impegno collettivo per ridurre l’inquinamento, tenendo conto anche delle indicazioni internazionali. Fra queste, molto importanti quelle derivanti dal protocollo di Montreal, che ha fissato alcuni limiti sulle sostanze inquinanti, come gli idrocarburi. Secondo le disposizioni del protocollo, ogni Stato è tenuto ad intervenire, quando si superano le soglie previste, in nome della prevenzione. A livello di comunità bisognerebbe impegnarsi a:

  • ridurre il riscaldamento domestico,
  • limitare il traffico su gomma,
  • adottare le giuste misure preventive per limitare i danni causati dai fumi industriali,
  • limitare gli impianti di incenerimento,
  • incentivare l’uso di mobilità alternativa, come l’utilizzo dei mezzi pubblici e quello delle auto elettriche,
  • preferire cibi a chilometro zero.