Smettere di allattare, i trucchi per ‘staccare’ il bambino senza traumi: cosa non fare mai

Allattamento
Smettere di allattare senza traumi (tantasalute.it)

La fine dell’allattamento non è mai facile, sia per la mamma che per il bambino: ecco alcuni trucchi per evitare dei forti traumi.

Se iniziare l’allettamento è di estrema importanza, anche porvi fine lo è. Quando si smette di allattare al seno il proprio bambino, infatti, si assiste ad un momento fondamentale della crescita del piccolo, che – soprattutto per la mamma – non è assolutamente da sottovalutare.

Il distacco del piccolo dal seno dalla mamma, da come si capisce chiaramente, non deve mai avvenire in modo traumatico perché potrebbe avere ripercussioni a lungo termine. Scopriamo insieme, quindi, alcuni trucchi che rendono possibile una pratica del genere, evitando traumi. 

Come smettere di allattare senza problemi e traumi per il bambino

La fine dell’allattamento può essere data sia da motivi logistici che organizzativi. Può capitare, infatti, che la neomamma o per problemi di salute o perché consapevole di essere arrivata al fatidico momento naturale, sia ‘costretta’ a smettere di allattare il proprio piccolo.

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Come terminare l’allattamento serenamente (tantasalute.it)

Alcune donne riscontrano difficoltà di tipo psicologico perché vedono questo momento come un’interruzione di quel legame profondo. Altre, in alcuni casi, riscontrano alcune problematiche di salute per via di una produzione di latte continua, che può addirittura sfociare in fastidi e anche dolori. La prima cosa fondamentale è affrontare la scelta con consapevolezza, parlandone con il medico e soprattutto quando ci si sente pronte senza forzature esterne. Non c’è una data di scadenza, le mamme non sono tutte uguali e nemmeno i bambini.

È importante evitare allontanamenti bruschi o fatti in modo ingannevole: bisogna smettere di allettare progressivamente e non da un momento all’altro. Intorno ai 2 anni, infatti, la maggior parte dei bambini riduce la frequenza delle poppate al seno. Ed è in questa fase che occorre evitare di offrire il seno quando non viene richiesto. L’allattamento è tale e deve essere un momento sicuramente di condivisione ma non può diventare un calmante a lungo termine. Altrimenti si rischia di stabilire un processo non sano che va a compromettere il rapporto tra genitore e figlio.

I bambini spesso vogliono essere attaccati al seno per noia. È importante, quindi, per la mamma scindere il capriccio dall’esigenza per capire come allentare la presa. Superati i tre anni, per smettere di allattare è importante far capire al bambino che ci sono delle alternative e, quindi, aiutarlo in questa direzione. Il piccolo deve comprendere che si può rimandare. Ed è importante aiutarlo e sostenerlo. Ridurre le poppate è il primo obiettivo, avere una data concordata con un medico può aiutare. Non deve essere un obbligo ma sapere che si sta lavorando per arrivare a quell’obiettivo, altrimenti si procede senza freni e senza particolari elementi che possano fornire un’idea del termine.

Questo è un percorso complesso che viene vissuto da due parti: le difficoltà della mamma e quelle del bambino. Sono diverse ma la soluzione deve necessariamente incontrare il consenso comune ed è per questo che farlo progressivamente aiuta per evitare un distacco traumatico con risvolti che possono essere troppo rigidi per mamma e anche figlio.