Articolo aggiornato il 21 Marzo 2011
S.O.S. smagliature? Niente paura, si combattono con la biodermogenesi, una metodica innovativa in grado di dare dei risultati importanti nel trattamento degli inestetismi derivanti dall’insorgenza delle smagliature, un problema che affligge sopratutto il cosiddetto “gentil sesso”. Ma dalla medicina estetica, arrivano buone notizie, un’arma efficace, che promette di ridurre le smagliature già dopo 2 sedute.
La biodermogenersi è un trattamento medico-estetico che fa leva su radiofrequenze e lievi impulsi elettrici erogati da un rullo. Lo stesso, collegato ad un macchinario, viene fatto scorrere sulle aree interessate dalle smagliature stimolando il tessuto cutaneo negli strati più profondi del derma. Il passaggio migliora l’attività vascolare del corpo e l’ossigenazione, incrementa la mitosi cellulare stimolando i fibroblasti a produrre nuovo collagene ed elastina per riempire i solchi lasciati dalle smagliature.
La biodermogenesi, inoltre, incrementa l‘irrorazione sanguigna e linfatica, favorendo la riproduzione cellulare a partire dalla strato cutaneo sottostante la smagliatura, idratando e risollevando la striatura sino a riportarla al livello dell’epidermide. Inoltre, questo tipo di trattamento è in grado anche di normalizzare il colorito della smagliatura, che riesce ad abbronzarsi progressivamente.
Generalmente, il trattamento di biodermogenesi dura 20 minuti, e ha un costo che varia da un minimo di 80 euro, ad un massimo di 100 euro. Per una cura completa, servono almeno 8/10 sedute. Il trattamento, segue 3 fasi fondamentali, la prima è una sorta di microdermoabrasione, che elimina le cellule morte. Successivamente, sulla pelle viene applicato un liquido ricco di aminoacidi, che viene assorbito per mezzo di un dispositivo che trasmette un leggero impulso elettrico. Infine, il dispositivo crea un campo magnetico, associato all’effetto vuoto, che va a stimolare il derma in profondità, per formare nuovo collagene.