Sintomi del Covid anche con test negativo? Scopriamo com’è possibile

La gola è graffiante, il naso cola, hai la tosse, la febbre e i dolori muscolari. Tutti i sintomi del Covid, eppure il test antigenico è negativo. Come può essere? Scopriamo quali potrebbero essere le motivazioni.

mano con guanto che mantiene boccetta di sangue
Foto Pixabay | fernandozhiminaicela

Hai la febbre, dolori muscolari, non senti il gusto e l’odore, insomma tutti i sintomi del Covid, ma il test è negativo, anche se lo hai ripetuto più volte. Un fenomeno che sta accadendo sempre più spesso. Com’è possibile? Scopriamolo!

Perché un test Covid può essere negativo anche se si hanno tutti i sintomi?

Ci possono essere diversi motivi per cui un test rapido è negativo nonostante si abbiano i sintomi del Covid.

Il primo motivo è che viene rilevato meno virus grazie alla vaccinazione. Questa potrebbe essere una possibile ragione: se sei vaccinato e infetto da Covid, gli anticorpi combatteranno il virus più velocemente. Inoltre il virus si moltiplica più lentamente e può non risultare dal test antigenico.

Il secondo motivo è che il test rapido non è molto accurato. Quindi se hai i sintomi del Coronavirus, anche se il test rapido è negativo, dovresti comunque restare in disparte e non andare a lavoro ed eseguire altri test rapidi, almeno una volta al giorno.

Un altro possibile motivo per cui un test rapido è negativo, nonostante i sintomi, è che sei stato infettato dalla variante omicron o da una sottovariante. A quanto pare queste varianti non sono sempre riconosciute dai test rapidi e/o casalinghi.

Se vuoi sapere esattamente se sei stato infettato dal Covid, dovresti fare un test PCR (molecolare). Tale test di solito è gratuito per le persone che hanno sintomi, nelle regioni italiane.

Verranno messi in commercio nuovi test rapidi?

Da fine maggio è in vigore un nuovo regolamento europeo che prevede che i nuovi test rapidi debbano essere valutati e testati in un laboratorio di riferimento dell’UE prima di essere approvati per il mercato.

Tuttavia, i test più vecchi già disponibili possono continuare a essere commercializzati fino a maggio 2025, anche se l’Europa ne continuerà a monitorare l’accuratezza.

I test rapidi restano uno strumento utile per combattere la pandemia, perché rilevano la nucleoproteina (proteina N) del virus, ma è più probabile che le mutazioni dell’omicron influiscano sulla proteina spike (proteina S).

I test rapidi generalmente non offrono una sicurezza del 100%, sono sempre solo un’istantanea. Un risultato negativo del test può essere seguito da uno positivo il giorno dopo. Quindi il consiglio è ripeterli più volte se si ha il dubbio di essere stati infettati dal Covid.