Può capitare di non riuscire a muovere il dito in maniera corretta a causa del dolore, questa infiammazione ha un nome, una causa, ma anche una cura.
Piegare il dito di una mano è un’operazione davvero importante per svolgere regolarmente le operazioni di vita quotidiana. Il movimento delle dita infatti è un’azione che ci viene automatica sin dalla tenera età, siamo noi crescendo a dargli un senso e uno scopo. Ecco perché se tale movimento crea dolore, è difficile svolgere qualsiasi attività. I sintomi più comuni sono gonfiore del dito, rigidità articolare e difficoltà di movimento, l’indolenzimento alla base del dito e un dolore che può arrivare sino al polso.
La tenosinovite stenosante dei flessori delle dita, meglio conosciuta come dito a scatto, è una patologia infiammatoria che interessa i tendini flessori delle dita, a loro volta circondati da una guaina sottilissima che funge da canale dentro al quale si trova il tendine. Ed è grazie a questa guaina che possiamo muovere in maniera fluida le dita. Se questa si infiamma, anche il movimento più sottile e innocuo può diventare causa di dolore. Ma quali sono le cause del dito a scatto? E soprattutto, come si cura?
Dito a scatto: cause e rimedi
Le ragioni per cui ci possiamo trovare davanti al dito a scatto sono molteplici, ma tutte sono caratterizzate da un’infiammazione. In primo luogo potrebbe essere dovuto ad un trauma: un incidente durante lo sport, l’uso di macchinari che vibrano sollecitando i tendini e facilitando la formazione di microtraumi.

Tra i motivi troviamo anche sforzi ripetuti come per esempio nel movimento di un musicista o anche solo la continua flessione del pollice nell’utilizzo dello smartphone. Le cause sono legate a sforzi continui e traumi improvvisi, ma a facilitare la comparsa sono sicuramente altri fattori come l’età, che incide su una minore produzione di collagene e altre patologie come diabete, ipotiroidismo, artrite reumatoide e rizoartrosi.
Per andare ad agire sul dito a scatto, bisogna prima valutare l’entità. Se il dolore risulta lieve o comunque non dovuto a traumi importanti, si può optare per rimedi naturali come impacchi di ghiaccio o crema all’arnica. La prima aiuta a ridurre il dolore, la seconda è utile per sfiammare e lenire.
Tuttavia, se questo non dovesse bastare, potrebbe essere necessario l’utilizzo di un tutore da utilizzare di notte. Lo scopo è quello di far riposare i tendini, evitando così i movimenti involontari. Se il dolore risulta intenso, sarà necessario assumere farmaci analgesici e antinfiammatori. In alcuni casi inoltre, sarà necessario sottoporsi a terapie più impegnative come infiltrazioni (anche a base di corticosteroidi). La palestra inoltre, può aitare a migliorare la mobilità articolare del dito e ridurre così anche il dolore. Ogni caso è comunque a sè e va valutato da un medico competente.