Cos’è la “Sindrome da smartphone”. I sintomi sono molti, e possono essere davvero rischiosi per la nostra salute. I consigli utili da seguire
Un uso scorretto ed eccessivo dei dispositivi tecnologici, in particolare degli smartphone, può portare a dei seri rischi, tra qui quelli legati alla dipendenza psicologica, ma anche quelli fisici. La sindrome da smartphone rientra tra i più comuni: si tratta di un mal di collo persistente e fastidioso.
Di per sé, i cellulari non sono pericolosi, a renderli un pericolo per la salute è invece l’uso che se ne fa. L’eccesso di tecnologia aggrava muscoli e ossa. Secondo quanto studiato da Vision Direct, negozio virtuale di lenti a contatto e prodotti per la cura degli occhi, gli italiani trascorrono in media circa 17 ore al giorno davanti a uno schermo. Naturalmente facciamo riferimento a tutti quegli dispositivi che emettono luce blu, quali cellulari, tablet e computer, TV e videogiochi, televisori LED a schermo piatto e lampadine fluorescenti.
Sindrome da smartphone, i sintomi e le cause più comuni
L’errore più comune riguarda la posizione in cui si usano gli smartphone. Onde evitare problemi, si dovrebbe tenerli distanziati e non davanti agli occhi. Molti invece, tengono gli schermi in basso, cosa che obbliga a piegare il collo in avanti: così facendo, i muscoli di spalle e collo sono costretti a sopportare un carico aggiuntivo. Quando il collo è piegato in avanti infatti, il peso della testa ricade sul tratto cervicale della colonna, dato che non è ben distribuito sull’intera colonna vertebrale, e va a sovraccaricare i muscoli circostanti (trapezio e muscoli lunghi del collo).

Un’altra modalità errata è quella di tenere gli schermi di lato rispetto al proprio viso, perché quando la testa è piegata a destra o sinistra, si finisce con il sovraccaricare un lato del corpo. È sbagliato anche tenere il cellulare fra orecchio e spalle, piegando il capo di lato e alzando il braccio. Così, si rischia similmente di creare contratture. L’uso smodato degli smartphone può inoltre causare la FOMO, ovvero la paura di essere disconnessi e tagliati fuori, e di conseguenza, di perdersi qualcosa.
La sindrome da smartphone può manifestarsi con la comparsa di contratture a carico dei muscoli del tratto cervicale e/o dei trapezi (muscoli delle spalle). La conseguenza può essere una cervicale muscolo-tensiva, ovvero una infiammazione locale, caratterizzata da un dolore che parte dal collo e si irradia alle spalle. Tale sintomo, nei casi peggiori, può rendere difficoltosi anche i movimenti delle braccia.
Alla base vi è un’alterazione minima delle strutture meccaniche (muscoli, legamenti, dischi intervertebrali, articolazioni) poste nel primo tratto della colonna vertebrale. Fare attenzione anche all’infinite scrolling, che adoperiamo nei momenti “morti”. È pericoloso anche lo smombie, cioè camminare guardando lo smartphone. E anche il phubbing, che è l’atto di guardare il cellulare mentre gli altri ci parlano.
Quali consigli seguire e gli esercizi da fare
Per migliorare i sintomi descritti finora, è importante anzitutto agire sulla causa. È importante non dimenticare di alzare il tablet e il cellulare quando li si usa. Se si guarda un video o si naviga in Internet, si scrive un messaggio, è buona cosa fare in modo che lo schermo sia all’altezza degli occhi e non costringa dunque il collo a piegarsi. Vale lo stesso per il computer.
È altresì sbagliato posizionare il tablet sulle ginocchia e lo smartphone sul tavolo. Quando si è al telefono, la cosa migliore è usare l’auricolare, in modo da ridurre anche le esposizioni alle onde elettromagnetiche. In alternativa si può tenere eventualmente l’apparecchio con la mano.

Quando si usa questi strumenti bisogna fare attenzione anche alla posizione che si assume quando si è sdraiati sul divano o nel letto. Il collo deve essere posto sempre in modo naturale, e non in posizioni innaturali. Il rischio è come sempre quello di affaticare la colonna vertebrale, e quindi la cervicale.
Se i sintomi persistono e sono accentuati, può essere utile ricorrere a dei rimedi sintomatici:
- tenere la parte al caldo per due-tre giorni: può essere buona cosa indossare sciarpe o fasce elastiche;
- evitare di sottoporre schiena e collo a sforzi;
- può aiutare l’applicazione di pomate miorilassanti, che aiutano a sciogliere le contratture e promuovono la guarigione;
- se il fastidio permane si può ricorrere a farmaci antinfiammatori per tre-quattro giorni;
- di grande beneficio può essere un trattamento fisioterapico mirato, finalizzato a ri-adottare una corretta postura, e far sì che i muscoli di spalle e collo tornino a una condizione di benessere. Del caso specifico si occuperà lo specialista, che stabilirà se sia meglio fare una ginnastica correttiva, terapie fisiche, o entrambe le cose.
Per rafforzare i muscoli di schiena e collo e mandare a casa la sindrome da smartphone è di importanza vitale anche cercare di avere uno stile di vita attivo, di alzarsi dalla scrivania ogni ora e muoversi in maniera frequente.
Due esercizi sono molto utili:
- Stando in posizione eretta, con il braccio sinistro disteso in alto e quello destro piegato dietro la schiena, con le mani fra le scale, piegare il braccio sinistro e portarlo dietro la schiena, il più vicino possibile a quello destro. Possibilmente, intrecciare le dita e mantenere la posizione per 10 secondi. Ripetere 10 volte;
- Sedersi a terra con le gambe incrociate e le dita delle mani intrecciate. Stendere i gomiti portando le braccia in alto, e se si può, leggermente all’indietro. Mantenere la posizione per qualche secondo. Ripetere 10 volte.