Professor Bevilacqua, partiamo dalle basi: cos’è la levotiroxina?
«La levotiroxina è un prodotto naturale della tiroide ed è un ormone fondamentale per la vita, perché regola tutti i metabolismi: da quello adiposo al tessuto muscolare, alla componente immunologica e a moltissime altre funzioni dell’organismo».
Fra i suoi diversi usi, esistono creme anticellulite contenenti levotiroxina. È veramente efficace?
«L’efficacia terapeutica nel ridurre la cellulite misurata attraverso la riduzione della circonferenza delle cosce è stata dimostrata in studi controllati in doppio cieco, quindi è stata dimostrata scientificamente».
Ci sono, tuttavia, alcune dicerie circa possibili effetti collaterali dell’uso cutaneo di creme anticellulite a base di levotiroxina. In particolare sembra possano influire sul funzionamento della tiroide. È corretto?
«Una vasta serie di studi, anche internazionali e condotti da gruppi clamorosi dal punto di vista dell’attività scientifica per quanto riguarda lo studio della tiroide, hanno dimostrato che non c’è un passaggio in circolo dell’ormone tiroideo, veicolato in emulsione ad uso topico, che viene applicato sulla cute.
Le dicerie possono nascere dal fatto che le sintomatologie di tipo “tiroideo”, come astenia, faticabilità, irritazione ed episodi tachicardici, sono frequentissimi nella popolazione in maniera indipendente dall’uso della crema. Solo che la gente immediatamente pensa sia colpa della crema, ma in realtà sono disturbi ben più frequenti».
Esistono studi che dimostrano il mancato assorbimento sistemico di questo principio attivo contenuto in creme anticellulite a base di levotiroxina?
«Moltissimi studi scientifici, in vivo, dimostrano che non c’è una biodisponibilità sistemica. Innanzitutto lo dimostrano gli studi controllati in doppio cieco, durante i quali si è usata la crema contenente levotiroxina su un gruppo di donne e una crema uguale ma senza levotiroxina su un altro gruppo di donne, ovviamente senza che sapessero une delle altre. Da questo studio non sono emersi, nel gruppo di donne trattato con la crema contenente levotiroxina, disturbi di tipo “distiroideo”».
Ci sono inoltre cospicui studi che dimostrano che non ci sono modificazioni degli ormoni tiroidei e, quindi, non c’è alcun passaggio in circolo dell’ormone applicato per via cutanea.
Infine, visto che la tiroxina ha quattro atomi di iodio, abbiamo provato a verificare anche la presenza di iodio nelle urine e non risulta esserci alcun aumento. Pertanto non ci sono sintomatologie sistemiche e non c’è nemmeno passaggio sistemico.
Sono stati condotti anche studi in vitro da un gruppo di università note a livello internazionale, durante i quali sono stati utilizzati lembi di cute da mammoplastiche riduttive su cui è stata applicata la crema contente levotiroxina per capire se questa penetrasse attraverso la cute. Tuttavia, anche in questo caso, non c’è stato alcun passaggio di levotiroxina».
Non vi è, quindi, alcun rischio per la tiroide anche in caso di uso prolungato di creme a base di levotiroxina?
«Non vi sono evidenze in senso contrario».
Perché allora, nonostante queste prove, molte donne e perfino alcuni medici sono convinti del contrario?
«L’errore nasce dal fatto che la levotiroxina viene utilizzata, per via orale, in moltissimi pazienti ipotiroidei e quindi associano i due fenomeni».
Lei consiglia l’uso di creme a base di levotiroxina per il contrasto della cellulite?
«Premesso che non è il mio mestiere, perché sono un endocrinologo e diabetologo e non un dermatologo, e quindi nessuna donna viene da me per problemi di cellulite, non vedo nessun ostacolo all’uso, acuto e cronico, di creme con tiroxina per contrastare la cellulite».