Dietro alla sensazione di vuoto nello stomaco, ci possono essere diverse cause. Ecco come affrontarle al meglio.
Molte persone lamentano di avvertire dei sintomi fastidiosi allo stomaco. Ci sono tante condizioni mediche che possono causare simili disturbi, dalle più banali alle più complesse. In alcuni casi, però, si può assistere a un senso di vuoto che fa fatica a scomparire.
Tale sensazione può essere accompagnata da un certo livello di ansia, soprattutto quando non si riesce a trovare una spiegazione soddisfacente. Solitamente, dietro a questo problema, possono esserci diverse motivazioni. È sempre consigliabile indagare per agire il prima possibile. A volte, infatti, il medico potrebbe decidere di prescrivere delle medicine apposite.
Senso di vuoto nello stomaco: ecco perché si può avvertire questa sensazione
Il senso di vuoto nello stomaco può trasformarsi in un vero e proprio problema. Quando il disturbo si ripete con costanza, infatti, merita una soluzione accurata. Per poter agire nel modo più giusto, è importante risalire alla causa principale.

Una delle più probabili è legata al bisogno di mangiare. In questi casi, basta consumare un piccolo pasto per sentirsi subito meglio. Tale necessità può essere indicata anche dall’insorgenza di vertigini improvvise. Si tratta di una condizione abbastanza comune, dovuta principalmente all’ipoglicemia.
Ci sono situazioni nelle quali è facile confondere il senso di fame con la scarsa idratazione. Può sembrare strano, però, anche la mancanza d’acqua può dare vita a tale sensazione. Per questo motivo, si consiglia di bere spesso durante la giornata.
Alcune patologie digestive sono in grado di accentuare il “buco nello stomaco”. Si tratta di condizioni trattabili con terapie specifiche. Ovviamente, in questi casi, il fai da te è altamente sconsigliato. Solo un medico può sapere come intervenire in modo corretto. Tra le malattie più diffuse c’è l’esofagite da reflusso, la gastrite e l’ulcera. I responsabili principali sono i succhi gastrici che irritano le pareti dell’organo fino a causare vere e proprie lesioni.
Non va sottovalutata neanche l’assunzione di farmaci. Alcune cure, infatti, possono avere degli effetti collaterali sull’apparato gastrointestinale. In particolare, si può fare riferimento agli antibiotici, agli antiinfiammatori non steroidei, agli antidepressivi e agli antipertensivi. Anche davanti a un simile sospetto, prima di interrompere la prescrizione, è fondamentale confrontarsi con un esperto. In caso contrario, si rischia di andare incontro a spiacevoli conseguenze.
Infine, è impossibile non citare l’ansia e lo stress. La loro azione, soprattutto se costante nel tempo, può interferire sulla motilità gastrica, fino a rendere impossibile il rilassamento dell’organo.