Articolo aggiornato il 19 Luglio 2008
La Marijuana e’ un’erba che quando si fuma crea delle sensazioni particolari, che sono ben note ai seguaci del rastafarian, una religione in cui la mistica e la immaginazione hanno un ruolo preponderante per determinare l’effetto e la convinzione del singolo nella sua attivita’ di fumatore.
Bene, con questa premessa va specificato, data l’imminenza del provvedimento, che se si e’ intenzionati a consumare dell’erbetta per allargare gli orizzonti della propria coscienza, forse un domani sara’ possibile farlo, senza rischiare di compiere un reato, come? Semplice: diventando rastafariani.
Non solo capelli, dunque, ma anche .. canne! Sperando che questo non sia un incentivo a diventare dei fumatori va detto, perche’ accade oggi in Italia, che i seguaci della religione hanno maggiore comprensivita’ nel trattamento.
Un giovane italiano, che possedeva della Marijuana, e’ stato trovato dai carabinieri, con un etto di sostanza addosso, ma poiche’ e’ rastafariano, o almeno cosi’ ha dichiarato alle forze dell’ordine, gli effetti allucinatori sulla sua psiche e sul suo corpo sono “diversi” , o meglio hanno un fine diverso dal drogarsi, ed egli dunque non sara’ trattato come tutti gli altri giovani che fanno uso di droghe leggere.
Sperando che anche le pasticche non entrino nella logica di qualche religione, va specificato che per la legge questo fatto, dichiarato anche in Cassazione, con la sentenza 28270 della Sesta sezione penale – ha ottenuto come ”fondato” il ricorso.
Infatti, tra gli obblighi morali degli adepti di tale religione di origine ebraica, la marijuana, che non e’ utilizzata solo come erba medicinale, e’ anche una ‘erba medicativa’ consumabile in circa 10 grammi al giorno, ed e’ indispensabile nella preghiera.
Adesso tocchera’ alla corte d’appello di Firenze riesaminare il caso, perche’ al momento la sentenza e’ sospesa, anche se sarebbe storicamente un precedente che portera’ i giovani a diventare “I jamaicani d’Italia”.