Quali sono i segnali da cogliere se un ragazzo pensa al suicidio

Il 10 settembre è la giornata mondiale per la prevenzione del suicidio. L'obbiettivo è porre l'attenzione su un problema che viene ancora visto come un tabù. Il 10 settembre è anche un giorno di lutto e di commemorazione dei morti suicidi. Scopriamo come capire i segnali se un ragazzo ha questa intenzione.

ragazzo depresso seduto sugli scalini, con il cappuccio e la testa chinata
Foto Unsplash | Jack Lucas Smith

Oggi 10 settembre è la Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio; è stata proclamata per la prima volta il 10 settembre 2003 dall’Associazione internazionale per la prevenzione del suicidio (IASP) e dall’Organizzazione mondiale della sanità (OMS ).

L’obbiettivo è porre l’attenzione su un problema che viene ancora visto come un tabù. Il 10 settembre è anche un giorno di lutto e di commemorazione dei morti suicidi.

In Italia si registrano ogni anno circa 4000 morti per suicidio, facendo riferimento ai cittadini over 15. Il 30% di essi ha tra i 15 e i 19 anni. Questo numero supera di gran lunga le vittime degli incidenti stradali che, nel 2021, sono stati 2.875.

Quali potrebbero essere le cause del suicidio?

Separazioni, ferite, traumi, violenze subite,  conseguenze di gravi malattie possono innescare pensieri suicidi quando le ferite dell’anima restano irrisolte e non curate.

Il 90% delle vittime di suicidio soffriva di una malattia mentale. Parlare con qualcuno può aiutare, soprattutto la psicoterapia cognitivo-comportamentale, è un ottimo strumento per superare la depressione e i pensieri suicidi.

I candidati al suicidio spesso sono depressi e attraversano fasi diverse. Nella cosiddetta fase di considerazione, giocano con l’idea di uccidersi, ma il rischio non è molto alto.

Nella maggior parte dei casi, purtroppo, le persone colpite non cercano l’aiuto dei medici in questa fase. Nella fase successiva, la fase di ambivalenza, è più probabile che le persone cerchino aiuto.

In questa fase si sentono a volte motivati a superare la situazione e a volte si sentono sconfitti. Queste persone soffrono enormemente perché c’è un’ambivalenza tra il voler vivere e il non voler vivere in queste condizioni. 

Quali sono i segnali da cogliere se un ragazzo pensa al suicidio?

In questa fase di ambivalenza il rischio di suicidio è da moderato ad alto. La psichiatra tedesca Christiane Schlang raccomanda a medici e persone vicine ai ragazzi depressi, in caso di sospetto, se hanno pensato a un metodo per uccidersi.

Almeno in questo modo potremmo capire se il rischio è imminente. Se il ragazzo risponde di avere già la corda in garage o di aver già trovato le pillole e fissato un giorno, ovviamente il livello di allerta è più alto.

Il suicidio difficilmente è improvviso. Nella maggior parte dei casi viene pensato molto tempo prima e viene pianificato. Le persone spesso tentano di chiedere aiuto o direttamente o indirettamente, per esempio ipotizzando che non la vedremo più.

Altri si ritirano completamente e interrompono ogni contatto con gli amici e i familiari. Anche questo non è un buon segnale.

Dopo aver stabilizzato un contatto con il ragazzo in questione, dovremmo assicurarci che si rivolga ad uno specialista o ad un centro di consulenza.

Le persone che entrano in contatto con coloro che sono a rischio suicidio, possono fare molto per loro e mostrare la via d’uscita. Tutti possiamo fare qualcosa per aiutare chi pensa di togliersi la vita.