Può capitare, quando si scola l’acqua della pasta, di scottarsi con l’acqua bollente. Ecco come curare le scottature da acqua bollente.
Non di rado può succedere di procurarsi delle scottature da acqua bollente, ad esempio quando si scola l’acqua della pasta oppure si versa l’acqua dal bollitore quando si prepara il tè. Quando questo accade, le proteine che costituiscono la pelle vengono denaturate e non sono più in grado di svolgere le loro funzioni, i vasi sanguigni si dilatano e la pelle si arrossa.
Questo processo può essere più o meno doloroso, che richiede in ogni caso l’intervento tempestivo. Ecco perché è importante conoscere tutti i rimedi e come curare le scottature da acqua bollente senza perdere tempo.
Come curare le scottature da acqua bollente senza peggiorare la situazione
Per curare in maniera efficace le scottature da acqua bollente, bisogna prima di tutto individuare di che tipo di ustione si sta trattando.

Infatti, se la scottatura è solo superficiale, è sufficiente mettere la ferita sotto acqua fredda (non applicare il ghiaccio) per qualche minuto e poi applicare una crema per scottature o una crema riparatrice acquistata in farmacia. È necessario dotarsi di prodotti specifici che favoriscano la guarigione dell’epidermide, con funzioni lenitive e anti infezione. Quindi ricoprire la scottatura con una garza sterile. In genere questi tipi di scottature sono dette “ustioni di primo grado”. Non lasciano in genere cicatrici ma occorreranno circa 7-10 giorni per vederle guarire.
Si passa poi alle ustioni di secondo grado che sono più dolorose e che generano delle vesciche. Il consiglio è quello di non scoppiarle perché potrebbero esporre la pelle ad infezioni. Comunque queste scottature guariscono nel giro di 2-3 settimane senza lasciare cicatrici, a meno che non ci sia un’infezione. Infine, le ustioni di terzo grado riguardano tutto lo spessore della pelle e sono indolori perché danneggiano tutte le fibre nervose della pelle. Si riconoscono perché la pelle risulta spessa, dura e di colore marrone. Se si pensa di avere questo tipo di scottatura, bisogna recarsi necessariamente in ospedale.
Quelle di primo e secondo grado possono invece essere trattate a casa, purché con prodotti specifici e se non riguardano il viso. Ad esempio, nel caso di una scottatura da acqua bollente, quello che bisogna fare è posizionare la ferita sotto acqua fredda per alcuni istanti, quindi applicare subito una crema specifica per scottature o una crema riparatrice acquistata in farmacia. Con la loro azione lenitiva, andranno subito a lenire il dolore.
Nello stesso tempo creeranno una protezione contro eventuali infezioni. Quindi, dopo aver applicato il prodotto, si può ricoprire la ferita con una garza sterile. Il consiglio è anche quello di applicare delle creme per il recupero della pelle con filtro solare nelle settimane dopo la bruciatura per evitare l’iperpigmentazione post-infiammatoria (segni marrone scuro che rimangono a seguito dell’esposizione al sole).
Dunque curare a casa le scottature da acqua bollente è possibile. Tuttavia, laddove non si abbiano i prodotti specifici, il dolore sia troppo o la pelle risulti troppo lesionata, è sempre consigliabile rivolgersi al più presto ad uno specialista.